Abusi su minore a Messina, indagato il padre: la Procura chiede l’incidente probatorio

Messina – Una storia che getta un’ombra inquietante su una famiglia messinese. Un bambino, dopo aver taciuto a lungo, avrebbe rivelato di aver subito abusi sessuali da parte del padre. La Procura della Repubblica di Messina ha aperto un’inchiesta, coordinata dalla sostituto procuratore Anita Siliotti, e ha richiesto l’incidente probatorio per ascoltare il minore in modo protetto.

La vicenda è emersa nel corso di una separazione coniugale. Inizialmente, il bambino, sentito da assistenti sociali e psicologi, non aveva riferito di alcun abuso. Tuttavia, lo scorso settembre, ha rivelato dettagli inquietanti su presunte violenze subite dal padre.

Di fronte a queste gravi accuse, la Procura ha deciso di approfondire la vicenda, ritenendo fondamentale ascoltare nuovamente il minore in sede processuale, con modalità protette che possano garantire la sua serenità e la veridicità delle sue dichiarazioni.

L’incidente probatorio è uno strumento processuale che consente di acquisire le prove in anticipo rispetto al dibattimento, garantendo così la loro validità e evitando che il minore debba subire il trauma di essere sentito più volte.

Nel caso specifico, la Procura ha richiesto anche una perizia psicodiagnostica sul bambino per valutare il suo stato psicologico e la sua capacità di testimoniare. Gli esperti dovranno accertare se il minore soffra di disturbi psicologici causati dalle presunte violenze e se sia in grado di fornire una versione dei fatti attendibile.

L’audizione del minore avverrà con le forme dell’audizione protetta, in presenza di specialisti e con il supporto di figure di riferimento. L’obiettivo è quello di creare un ambiente sicuro e accogliente per il bambino, in modo da consentirgli di esprimere liberamente quanto accaduto.

Gli avvocati del padre, Nino Cacia e Gabriele Lombardo, hanno già espresso le loro perplessità sulla vicenda, sostenendo che le accuse potrebbero essere il frutto di una ritorsione da parte dell’ex moglie. Tuttavia, la Procura ha ritenuto fondate le denunce e ha deciso di procedere con le indagini.