MESSINA – L’attesa è agli sgoccioli. Tra un paio di giorni, domenica 13 ottobre alle ore 16, si alzerà il sipario sul PalaCBL, teatro della sfida tra CBL Costa Volpino e Akademia Sant’Anna. Il match, visibile gratuitamente sulla piattaforma web volleyballworld.tv previa registrazione, valido per l’andata del secondo turno di regular season, vedrà contrapporsi due sestetti dagli stati d’animo opposti. Da un lato, la rappresentativa lombarda si schiererà desiderosa di riscatto, mentre dall’altro, le peloritane tenteranno di confermare le positive sensazioni del tribolato esordio.
Se esiste un’arte che le pallavoliste di Akademia Sant’Anna hanno imparato, e anche piuttosto in fretta, è sicuramente quella di trasformare una condizione complessa in una forza di cambiamento. In una rosa quasi completamente rinnovata, lo spazio per amalgamarsi attraverso le amichevoli precampionato è stato abbastanza limitato. Un concetto che, peraltro, lo stesso coach Bonafede intende ripetere fino alla noia. Eppure, al PalaRescifina, la squadra giallorossa ha dimostrato immediatamente di avere già una benaugurante alchimia, mostrando un ottimo spirito di adattamento che le ha consentito di trovare la determinazione necessaria per uscire da una situazione intricata e conquistare la vittoria.
Perché al cospetto della Csi Clai Imola era fondamentale non sfigurare. Le insidie si sono palesate già nel primo set, quando le “Tigri” romagnole, senza alcun timore reverenziale, hanno costretto le dirimpettaie a sudare le proverbiali sette camicie. Tuttavia, sotto di due lunghezze, sul delicato 21-23, Messina ha inventato una rimonta che le ha permesso di aggiudicarsi il parziale. Uno sforzo che le ospitanti hanno poi pagato nella terza frazione, con la seconda vinta agevolmente, come d’altronde pure la quarta, in cui sono affiorate le differenze tecniche fra i roster, concedendola alle biancoblù, che così sono entrate nella storia. Tutto merito di un’eccellente prestazione corale e, appunto, di un’altrettanto straordinaria capacità di affrontare efficacemente le avversità.
In attesa di Costa Volpino: le parole di due SuperGirls
Ma in riva allo Stretto, dove si respira ancora un po’ di giustificata euforia, è già tempo di preparare i borsoni per intraprendere una lunga traversata dell’Italia: da Messina a Costa Volpino, nella bergamasca, tra la Val Camonica e il fiume Oglio sulla sponda settentrionale del Lago d’Iseo. Sul taraflex del PalaCBL, Akademia Sant’Anna dovrà mantenere alta l’allerta, perché di fronte ci sarà un’avversaria ferita. Le sebino-camune, infatti, sono tornate a mani vuote dalla trasferta inaugurale di San Giovanni in Marignano (3-0). Nonostante un avvio equilibrato in ciascun set, le biancofucsia hanno faticato a reggere il ritmo nei momenti cruciali dell’incontro, e un’organizzata Omag-Mt non ha perdonato. Pertanto, è alquanto probabile che domenica il CBL Costa Volpino scenderà in campo col dente avvelenato. Tra le protagoniste della serata di benvenuto, anche se solo una con una partecipazione diretta, due “SuperGirls” hanno voluto condividere le loro riflessioni.
Caforio, a Messina dopo la stagione dei record alla Consolini Volley
Giorgia Caforio, di professione libero, nelle ultime due stagioni ha difeso i colori della Consolini Volley di San Giovanni in Marignano, in Serie A2, risultando la migliore nel suo ruolo nella categoria, grazie a performance impressionanti ottenute in ricezione. Che vorrà replicare in Akademia Sant’Anna. Nata a Brindisi nel 1994, “Caffy” è cresciuta a Latiano, dove, in una selezione locale, ha avuto il primo contatto con la pallavolo. Dalla provincia pugliese in poi è stata una scalata, maturando esperienze in giro per l’Italia, quasi sempre con il numero 14 sulle spalle, e da Soverato tutte almeno in Serie A2. Tante avventure, un unico comune denominatore: la qualità. Testarda come il muro contro cui continua a palleggiare, come faceva a cinque anni, perché crede nella bontà dei vecchi metodi, pure ora che è diventata un’atleta professionista, Caforio ha raccontato il suo debutto messinese.
Consapevoli dell’atteggiamento di Imola. Il primo set è stato cruciale
Prima decisamente complicata, a dispetto delle aspettative. Come anticipato alla vigilia anche dalla vicecapitana Rossella Olivotto, seppur neopromossa e debuttante in A2, Imola sarebbe stata agguerrita: “Sì, prevedevamo una sfida così difficile. Sapevamo che Imola, pur essendo neopromossa, sarebbe venuta a Messina con un atteggiamento aggressivo, cercando di difendere qualsiasi pallone. Quindi, siamo riuscite sia a resistere senza innervosirci sia, soprattutto, a non mollare nel primo parziale. Eravamo consapevoli che, imponendo il nostro gioco, avremmo potuto portare a casa la partita. Nel terzo set abbiamo sofferto maggiormente, ma questo aiuterà a affinarci ulteriormente.”
Al di là del terzo set perso, il più combattuto è stato forse il primo, sebbene alla fine abbia premiato Akademia Sant’Anna. In quello spezzone, verosimilmente, si è orientata l’inerzia dell’intero incontro: “Nonostante fossimo felici di ripartire, alla prima giornata, nel primo set, era inevitabile che emergesse un po’ di emozione. Indubbiamente, avremmo dovuto gestire meglio alcune fasi mal interpretate, però siamo state brave, perché eravamo a conoscenza di quanto fosse importante approcciare bene. Così abbiamo perfezionato la nostra tenuta in campo e siamo state in grado di recuperare. Questo è un buon segnale per la squadra.”
L’itinerante carriera di Babatunde su e giù per l’Italia prima di Akademia
Pugliese come Giorgia Caforio, ma di Gagliano del Capo, Maria Adelaide Babatunde, middle blocker classe 1998, si è formata nelle giovanili del Volley Ruffano. Dopodiché ha cominciato a zigzagare per la penisola. Da Rimini a Piombino, da Isernia a Sant’Elia Fiumerapido, poi Olbia e nuovamente la Romagna, per la precisione San Giovanni in Marignano. Con la Consolini Volley ha accarezzato la Serie A1. Il sogno si è infranto perdendo la semifinale playoff proprio contro quella Valsabbina Millenium Brescia che si sarebbe innamorata di lei e l’avrebbe resa una “Leonessa” il torneo successivo. Arricchita dalla mescolanza di culture diverse, lei che ha origini afrobrasiliane, pur non avendo mai visitato né l’Africa né il Brasile, “Baba” rivendica con orgoglio le sue radici salentine e, sebbene non sia stata attivamente coinvolta al PalaRescifina, esprime comunque degli spunti significativi sull’esito del match.
Ogni partita ha una storia a sé. Ora l’attenzione è a Costa Volpino
Finalmente la stagione ha preso il via e non c’era modo migliore per bagnarla se non con una vittoria: “Domenica scorsa abbiamo disputato una prima di campionato molto attesa, per la quale abbiamo lavorato duramente in preseason, così da arrivare pronte. Ci ha regalato parecchie emozioni, complice inoltre la bellezza di giocare al PalaRescifina. In ogni caso, ci siamo misurate con una compagine che, in specifici frangenti del confronto, ci ha creato qualche difficoltà. Nonostante ciò, siamo riuscite a conseguire i tre punti. Gradualmente si cominciano a vedere delle cose interessanti da parte nostra. Tuttavia, ora dobbiamo concentrarci sul prossimo appuntamento a Costa Volpino, quindi sarà indispensabile pensare gara dopo gara.”
Iniziare con un’affermazione, rompere il ghiaccio come ha detto qualcuna delle tue compagne, non è affatto semplice, eppure avete centrato l’obiettivo: “L’esordio stagionale è sempre un gradino impegnativo da superare. Rompere il ghiaccio vincendo, però, offre quello stimolo ulteriore per compiere nuovi progressi, step by step.”
Adesso in calendario c’è la lunga trasferta a Costa Volpino: “Ogni partita ha una storia a sé, ma non ce ne sarà mai una facile. Qualsiasi avversario si presenti di fronte a noi sarà determinato nel darci filo da torcere, pronto a crearci problemi. Dovremo essere capaci di imporre il nostro gioco.”
(fonte: pagina Facebook societaria)