Cronaca

Catania, Carabinieri denunciano 16 persone furto di acqua a Librino

Sono in tutto 16 i “furbetti”, fruitori di forniture di acqua e luce gratis, sorpresi a Librino durante i controlli e poi denunciati per furto aggravato. Al riguardo, nell’ambito di un servizio di contrasto all’illegalità diffusa, ed in particolare nei confronti dei reati predatori quali furti e rapine, i Carabinieri della Stazione di Librino, in collaborazione con il personale della Polizia Municipale di Catania, delle società Sidra ed E-distribuzione, hanno effettuato numerose verifiche tecniche sugli impianti, elettrici e idrici, di alcune palazzine di viale Moncada. L’attenzione, in particolare, è stata concentrata su uno stabile per il quale, a fronte di una densità abitativa elevata, riscontrata tramite gli uffici comunali, non risultava un corrispondente ed adeguato numero di contratti di fornitura per l’erogazione di acqua ed energia elettrica.

In effetti, ispezionando prima il quadro elettrico dei contatori, i tecnici delle società erogatrici hanno accertato come vi fossero ben 10 allacci diretti alla rete mentre, dal controllo agli impianti idrici è risultato che vi erano 6 allacci abusivi. Tutte forniture per le quali, chiaramente, non esisteva nessun regolare contratto.

E’ scattata, quindi, la denuncia all’Autorità Giudiziaria per i proprietari dei rispettivi appartamenti. Gli operatori delle aziende fornitrici hanno, infatti, accertato che i furbetti avevano installato sulla tubazione dell’acqua, dei bypass che permettevano l’allaccio diretto o la deviazione prima del misuratore invece, sugli impianti elettrici, connettevano dei cavi di derivazione della corrente elettrica a monte del contatore elettrico in modo tale da poter beneficiare delle forniture senza “dover” pagare.

Tali condotte, oltre a essere illegali, rappresentano un pericolo per l’incolumità pubblica, perché la manomissione degli impianti, nel caso dell’energia elettrica, mediante l’introduzione di un cavo per realizzare l’allaccio abusivo, esclude tutti i dispositivi antinfortunistici, con grave rischio di corto circuiti responsabili, talvolta, di vere e propri incendi. Le due aziende, a seguito di tali condotte illecite, hanno certamente subito una notevole perdita economica, ancora da quantificare. In una seconda fase dell’attività, il personale specializzato della società distributrice del servizio idrico ha interrotto la fornitura nei confronti di alcuni utenti non risultati in regola.

L’interruzione è avvenuta tramite apposizione di sigilli in piombo da parte dei tecnici che, solo loro, possono rimuovere una volta sanata l’irregolarità. In questa circostanza però, dopo le operazioni di chiusura e a distanza di pochi minuti, gli operai ritornati sul posto per le ultime incombenze, hanno constatato, con grande meraviglia, che i sigilli erano stati già rotti e rimossi.

A fronte di tale condotta illecita, quella della violazione dei sigilli peraltro penalmente rilevante, i tecnici della società erogatrice hanno proceduto alla definitiva rimozione dei contatori e tali condotte sono al vaglio degli investigatori.

A conclusione dell’attività messa in campo dalla Compagnia di Catania Fontanarossa e a corollario dei significativi risultati operativi già raggiunti, sono stati organizzati diversi posti di controllo lungo le strade della zona, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini al rispetto del Codice della Strada e per contrastare, soprattutto, quelle condotte indisciplinate di guida che possono creare un serio pericolo per automobilisti e pedoni.

All’esito dei controlli, gli equipaggi hanno quindi fermato 10 veicoli e identificato 17 persone, elevando 8 sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada (guida con patente revocata, mancata copertura assicurativa, omessa revisione periodica, mancato uso del casco protettivo), per un totale di 8.650 €. Per 4 veicoli è scattato anche il fermo amministrativo e sono state ritirate 3 carte di circolazione.

Redazione N.S.

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