CATANIA – L’operazione Cemento, condotta quest’oggi dalla Polizia di Stato di Catania, ha visto l’emissione di misure cautelari personali nei confronti di numerosi individui, indagati per diversi reati connessi all’associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolar modo cocaina e crack. Le indagini hanno permesso di accertare l’esistenza di due distinte cellule criminali: una specializzata nella distribuzione al dettaglio di droga e l’altra coinvolta nel traffico di cocaina, approvvigionata dalla Calabria.
Ecco i nomi delle persone raggiunte dalla misura: Salvatore Assennato, 32 anni; Emanuele Barrile, 30 anni; Sebastiano Giovanni Buda, 29 anni; Salvatore Carbonaro, 43 anni; Antonino Cocuzza, 50 anni; Ferdinando Faro, 28 anni; Marco Francesco Gagliano, 27 anni; Josè Gioia, 23 anni; Agatino Giuffrida, 46 anni; Francesco La Spina, 50 anni; Maria Francesca Nicotra, 50 anni; Damiano Platania, 30 anni; Francesco Platania, 56 anni; Giuseppe Platania, 33 anni; Natale Platania, 38 anni; Nicolò Ventimiglia, 31 anni e Cristian Viglianesi, 31 anni.
Per ciò che attiene alla prima delle organizzazioni oggetto d’indagine, gli esperiti approfondimenti investigativi hanno permesso di ricostruire e monitorare le dinamiche sottese al traffico-spaccio di cocaina e crack che sarebbe stato posto in essere da un gruppo capeggiato da COCUZZA Antonino, il quale si sarebbe avvalso della collaborazione del genero, BUDA Sebastiano Giovanni, che avrebbe gestito due lucrose ”piazze di spaccio”: una operativa in via Palermo, l’altra nel rione popolare del Villaggio Sant’Agata.
Oltre al citato COCUZZA Antonino, come detto ritenuto gravemente indiziato di essere il promotore ed organizzatore del sodalizio unitamente a BUDA Sebastiano Giovanni, sono stati raggiunti da gravi indizi di colpevolezza , quali principali partecipi aventi una specifica distribuzioni di moli e funzioni, BARRILE Emanuele, CARBONARO Salvatore, FARO Ferdinando, GAGLIANO Marco Francesco, GIOIA Josè, RAPISARDA Benedetto, VENTIMIGLIA Nicolò, GIUFFRIDA Agatino ASSENNATO Salvatore e LA SPINA Francesco.
Nel corso delle indagini, sulla base degli elementi raccolti in questa fase investigativa da sottoporre al successivo vaglio del contraddittorio nei diversi gradi di giudizio, veniva altresì ricostruita l’esistenza e l’operatività di un altro e più strutturato sodalizio, imperniato sullo stretto legame di parentela tra i vari associati, attivo nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina. Tale sodalizio sarebbe stato capeggiato da PLATANIA Francesco, inteso “Francu do cemento”. Del gruppo anzidetto avrebbero fatto parte, quali principali partecipi aventi una specifica distribuzioni di ruoli e funzioni, PLATANIA Natale inteso “Antonio”, PLATANIA Damiano, PLATANIA Giuseppe, NICOTRA Maria Francesca, e VIGLIANESI Cristian. Una delle basi operative di detto sodalizio sarebbe stata individuata nel rione San Cristoforo, presso una rivendita per prodotti edili, ove sarebbero state registrate diverse consegne di cocaina ai numerosi acquirenti.
Il canale di approvvigionamento dello stupefacente sarebbe stato localizzato in Calabria. Al riguardo, sulla base delle indagini svolte, il medesimo “corriere” avrebbe effettuato approvvigionamenti di cocaina sia al sodalizio diretto da PLATANIA “Franco”, sia al sodalizio promosso ed organizzato da COCUZZA Antonino e da BUDA Sebastiano Giovanni. Nel corso dell’attività di indagine venivano operati diversi arresti in flagranza di reato con il contestuale sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (complessivamente 6,25 Kg di cocaina suddivisi in ”panetti’) e di denaro contante per un importo di oltre 78mila euro. Sulla base degli elementi raccolti, inoltre, è stato disposto il sequestro in via d’urgenza di beni mobili e immobili riconducibili ad alcuni degli indagati.
Tutte le ipotesi accusatorie, ritenute fondate in fase cautelare dal G.LP. in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza di condanna definitiva.
A taluni dei destinatari del provvedimento restrittivo di cui all’odierna operazione antidroga già ristretti per altra causa, la misura è stata notificata presso i vari istituti che li ospitano. Nel complesso – per l’operazione di Polizia Giudiziaria odierna, convenzionalmente denominata “Cemento” – sono stati impiegati circa 160 operatori della Polizia di Stato.
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