CATANIA – Sono stati beccati dalla Polizia di Stato mentre stavano rubando parti di un’auto parcheggiata nella zona della Stazione Centrale di Catania. Due catanesi di 45 e 34 anni sono stati arrestati per furto aggravato e ricettazione dagli agenti della squadra Volanti della Questura di Catania.
I due accovacciati sul marciapiede
I due sono stati sorpresi ancora accovacciati sul marciapiede con le mani sporche di olio motore, nel tentativo di estrarre una delle gomme posteriori. A terra sono stati trovati pure gli arnesi usati per compiere il reato, un crick e una chiave a croce. Per mettere a segno il colpo, i due ladri avevano elaborato un piano dettagliato per agire in pochi minuti e per ridurre gli sforzi. Infatti, si erano procurati una ruota posizionandola a terra per agevolare il sollevamento della vettura da depredare.
Il progetto criminale è andato in fumo per il tempestivo intervento dei poliziotti, reso possibile grazie anche alla segnalazione di un cittadino che ha lanciato l’allarme attraverso il Numero Unico delle Emergenze 112. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno controllato l’auto presa di mira dai ladri e, compiute le opportune verifiche, sono risaliti al proprietario al quale sono state riconsegnate le parti appena smontate.
Il controllo e gli arresti
L’attività dei poliziotti è proseguita; infatti, ritenendo che i due potessero aver rubato altre parti di automobili, hanno eseguito un accurato controllo nel veicolo di proprietà del 45enne, risultato parcheggiato appena pochi metri più avanti e con i fari ancora accesi. Le intuizioni degli agenti si sono rivelate fondate perché, durante la perquisizione dell’auto, sono stati trovati alcuni pneumatici senza che i due riuscissero a giustificarne la provenienza. Esperiti gli opportuni accertamenti, si appurava che le gomme erano state rubate da alcuni veicoli parcheggiati nei pressi, i cui proprietari venivano, quindi, contattati per la loro restituzione. Dell’arresto dei due ladri è stato informato il PM di turno che ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari. In sede di convalida, il GIP ha applicato gli arresti domiciliari per il 45enne e la misura della custodia cautelare in carcere per il 34enne.