Mazzarrone, domenica pomeriggio del 27 aprile 2025, la morte dello sport più amato dagli italiani. Giungono notizie certificate dai presenti compresi i commissari di gara che sono un chiaro invito a non assistere più a partite di calcio, non c’è più passione che tenga di fronte al contrario di tutto quella che dovrebbe essere una sana competizione sportiva.
Si gioca l’ultima del campionato di eccellenza girone B: di fronte i padroni di casa del Mazzarrone ed il Real Siracusa, entrambi formazioni impegnate nella lotta per retrocedere. Che sarà un pomeriggio quantomeno strano lo si percepisce subito. La squadra ospite presenta la distinta all’arbitro quindici minuti prima della gara, nell’ultimo termine temporale previsto. Forse per allungare il fine gara rispetto agli altri campi visto che si giocano tutte le partite in contemporanea.
Ed in effetti la partita inizia in ritardo. Il Mazzarrone, come giusto che sia visti i valori tecnici in campo, va in vantaggio per due volte e sfiora il tris in più di una occasione. Inizia la ripresa e dopo un rigore dubbio si assiste ad una gara nella gara. Lo schifo più totale. Succede tutto quello che non si dovrebbe vedere in una partita di pallone. Sembrerebbe che tesserati in campo ed in panchina della compagine aretusea hanno cominciare ad inveire contro i calciatori, tecnico e dirigenti del Mazzarrone. Ne sono scaturite ripetute zuffe con l’allenatore di casa, Utro, che è stato colpito violentemente ad una gamba e che parrebbe a ricorrere alle vie legali. I portacolori siracusani pare insultassero in continuazione gli avversari chiedendo apertamente di farli segnare per ottenere il pari che gli avrebbe garantito i play out.
Nel finale accade di tutto. Nella squadra di casa vanno fuori i migliori e quando le gare negli altri campi erano finite nei minuti di recupero il Real Siracusa, in 9 uomini contro 11,:realizza in tre minuti due reti che valgono il 2-2 finale guadagnando l’accesso ai play out ed evitando la retrocessione diretta in promozione.
Questo il penoso epilogo che ha fatto sdegnare i presenti e che noi abbiamo voluto portare agli onori della cronaca. Sono scene come queste di violenza fisica e morale con palesi minacce ed atteggiamenti intimidatori che non fanno bene al calcio ed allo sport in generale. Scene che si susseguono all’aggressione al giovane arbitro di qualche settimana fa nel catanese. La presenza dei commissari di campo ed il referto arbitrale dovrebbe ridare credibilità ad un mondo che rischia di far vergognare la gente sana che lo pratica e che lo alimenta.
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