Giardini Naxos. Domani incontro per parlare del Castello di Schisò in occasione della Giornata dei Beni culturali, si inizia alle ore 17:00

GIARDINI NAXOS. Domani 10 marzo, in occasione della “Giornata dei beni culturali siciliani” dedicata alla memoria dell’archeologo Sebastiano Tusa – e che prevede l’ingresso gratuito in tutti i siti, parchi e luoghi di cultura della Regione Siciliana – il Parco Archeologico Naxos Taormina diretto dall’archeologa Gabriella Tigano organizza al Museo di Naxos un incontro con il pubblico per parlare del Castello di Schisò e dei lavori di recupero, restauro e rifunzionalizzazione che ne faranno il futuro polo museale di Giardini Naxos. Si inizia alle ore 17. L’incontro di intitola “Il Castello di Schisò: da roccaforte a museo, mille storie da scoprire”: in programma gli interventi della stessa Tigano, che inquadrerà il complesso architettonico sotto il profilo storico e archeologico sulle tracce dei documenti d’archivio e dei recenti rinvenimenti della campagna di scavo avviata nella primavera del 2021 insieme al primo intervento di restauro dei tetti e messa in sicurezza. A seguire il direttore dei lavori, Arturo Alberti, architetto con una lunga esperienza nel restauro di monumenti architettonici, riferirà al pubblico sui primi risultati dei lavori di questi due anni che partivano dalla necessaria conoscenza dei luoghi: un’operazione di indagine e recupero della memoria di uno spazio che fino alla metà del secolo scorso, insieme all’edificio storico e alla cappella annessa, include anche uno storico stabilimento per la lavorazione e il commercio degli agrumi e che adesso si configura come un esempio di archeologia industriale. Il Castello di Schisò – acquistato dal Parco Naxos Taormina nel 2018 e da allora fra i beni della Regione Siciliana – si trova nell’estrema punta della baia di Naxos, eretto su uno sperone di roccia lavica dell’Etna datata dai vulcanologi dell’INGV di Catania intorno al 9000 a.C. Il complesso monumentale è un vero palinsesto, ossia una stratificazione di edifici che risalgono probabilmente al XII-XIII secolo, ossia quando venne eretta questa roccaforte con una serie di torri angolari attraverso cui vigilare sulla Baia di Naxos, sia per difendere la popolazione da eventuali invasioni nemiche, sia per controllare il traffico mercantile per l’esazione delle tasse. Per tutta la giornata del 10 marzo saranno visitabili gratuitamente il Teatro Antico di Taormina e il Museo e l’area archeologica di Naxos (dalle 9 alle 17, ultimo ingresso).

Enrico Scandurra

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