Giardini Naxos. Firmato un protocollo d’intesa tra “Caminiti-Trimarchi” e Pro Loco, avviati progetti su “Il Grand Tour a Taormina nel Borgo delli Giardini”

GIARDINI NAXOS. Un progetto di ricerca pluriennale che vuole fare luce sui viaggiatori del Grand Tour di Sicilia del XVIII e XIX secolo, che hanno soggiornato nel piccolo “Borgo delli Giardini”, l’attuale Giardini Naxos, prima di affrontare la faticosa salita per Taormina. Sarà questo l’obiettivo principale da raggiungere per la Pro Loco di Giardini Naxos che ha siglato un protocollo d’intesa con l’Istituto di Istruzione Superiore “Caminiti-Trimarchi”, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, per un P.C.T.O. (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), dal titolo “Il Grand Tour di Sicilia a Taormina nel Borgo delli Giardini”. Il progetto è stato proposto al Liceo Linguistico dalla Pro Loco, partner principale del P.C.T.O., e dal membro del Comitato Scientifico dell’Archivio Storico (Banca della Memoria) di Giardini Naxos, Giuseppe Mercurio. Le classi coinvolte nel progetto pluriennale saranno la 3BL e la 4BL, del Liceo Linguistico di Giardini Naxos e i tutor interni, la professoressa Milena Privitera per la 3BL e il professor Giuseppe Carmeni per la 4BL. Il tutor esterno sarà invece il signor Nino Vadalà, curatore dell’Archivio Storico (Banca della Memoria) di Giardini Naxos, per un programma che è stato presentato ufficialmente ieri pomeriggio nell’aula magna del liceo. Iniziativa importantissima per far conoscere agli studenti il piccolo “Borgo delli Giardini” prima dell’autonomia amministrativa, raggiunta nel 1847. Prima Giardini era, infatti, una frazione di Taormina che si estendeva lungo la costa ionica, nella suggestiva baia di Naxos. Viaggiatori, artisti e intellettuali attratti dalla straordinaria bellezza del paesaggio soggiornavano nelle locande del piccolo borgo di pescatori, in quel tempo circondato da lussureggianti giardini di agrumi, per rinfrancarsi dalla durezza del viaggio e poter ammirare la natura e le preziose testimonianze monumentali e archeologiche presenti nel territorio. Un territorio che sarà adesso dettagliatamente scandagliato anfratto per anfratto dalle lezioni dei professori che saranno impegnati nel progetto.

Enrico Scandurra

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