La passione per la Vespa in Sicilia non conosce confini, numeri alla mano. L’isola vanta ben 60 Vespa Club che raggruppano oltre 8mila iscritti, una cifra impressionante che non tiene conto dei moltissimi appassionati che, pur non essendo tesserati, condividono l’amore per questo iconico scooter.
Questo fervore locale si inserisce perfettamente nel più ampio progetto nazionale “Vespa del ‘900 Patrimonio Culturale italiano”, promosso dal Vespa Club d’Italia. L’iniziativa sta riscuotendo un successo straordinario, con una raccolta firme che ha già superato le 25mila adesioni in pochi mesi. Un segnale chiaro di quanto la Vespa sia radicata nell’immaginario collettivo del nostro Paese.
L’importanza culturale e storica della Vespa sta trovando riscontro anche a livello istituzionale. Già 12 Regioni italiane hanno depositato una Mozione presso i rispettivi Consigli, ottenendo in molti casi l’approvazione unanime. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto il 10 agosto scorso con il deposito in Parlamento di una vera e propria Proposta di Legge volta a tutelare questo simbolo del Made in Italy.
Anche la politica siciliana si fa portavoce di questa esigenza di riconoscimento e protezione. Il deputato regionale di Sud chiama Nord, Giuseppe Lombardo, ha presentato una mozione all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) con un obiettivo preciso: chiedere all’assemblea di riconoscere ufficialmente all’iconico scooter la sua valenza di “espressione storica, culturale e artistica del nostro Paese”.
Ma l’azione di Lombardo non si ferma al mero riconoscimento. La mozione presentata all’Ars mira anche a “ottenere la tutela della Vespa dalle limitazioni della circolazione dei mezzi a benzina, previste dalle misure contenute nel Green Deal europeo”. Una preoccupazione legittima per migliaia di appassionati che vedono a rischio la possibilità di continuare a godere del proprio mezzo, un vero e proprio patrimonio culturale su due ruote.
La proposta di Lombardo sottolinea con forza la necessità di preservare un simbolo della tecnologia e dello stile italiano, un’icona che ha attraversato decenni di storia, diventando parte integrante del nostro paesaggio culturale e sociale. Riconoscere la Vespa come patrimonio culturale non è solo un atto dovuto verso la sua storia, ma anche un modo per garantirne la sopravvivenza di fronte a normative che, pur condivisibili nel loro obiettivo di transizione ecologica, rischiano di penalizzare un’eccellenza del nostro passato.
La Sicilia, con la sua forte e vivace comunità di vespisti, si unisce al coro nazionale che chiede a gran voce la tutela di questo intramontabile simbolo italiano. L’auspicio è che l’Ars accolga con favore la mozione presentata, inviando un segnale chiaro e forte a sostegno di un patrimonio che merita di essere preservato per le generazioni future. La Vespa non è solo un mezzo di trasporto, è un pezzo di storia che continua a sfrecciare sulle nostre strade, portando con sé un’inconfondibile ventata di italianità.
Assostampa e Ussi Messina stigmatizzano l’atteggiamento dell’ex presidente dell’Acr Messina, Pietro Sciotto, che ieri pomeriggio…
TAORMINA. Una Tech Academy del Cinema e delle Arti al posto dell’ex night La Giara.…
TAORMINA. Una pattuglia della Polizia Stradale di Giardini Naxos lo ha intercettato nei pressi dello…
GIARDINI NAXOS. Una raccolta di foto di paesaggi, architetture e memorie sociali del 900, che…
MESSINA. Per la seconda settimana consecutiva non sorridono gli esiti delle partite per le formazioni…
TAORMINA. Finalmente ecco la svolta. Dopo oltre un mese di lavori di messa in sicurezza…