Cronaca

Lago Arancio, 8 milioni per messa in sicurezza dispositivi di scarico

Un finanziamento di poco meno di 8 milioni e mezzo di euro per lo sfangamento e la messa in sicurezza dei dispositivi di scarico del ‘Lago Arancio’ nella Valle del Belìce. Lo ha annunciato ieri l’Assessore Regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica Utilità, Roberto Di Mauro, nel corso di un incontro con gli amministratori e gli agricoltori di Menfi per discutere sulle iniziative che l’Assessorato ha avviato per la risoluzione dei problemi di approvvigionamento dell’acqua dall’invaso “Lago Arancio”. “I fondi pari a 8.487.832,00 – ha spiegato l’assessore Di Mauro – sono stati inseriti nel PNISSI (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico, grazie alla predisposizione da parte del Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato del documento di fattibilità tecnica”.

Inoltre l’assessore Di Mauro ha sottolineato che, grazie alla convenzione sottoscritta tra ARPA e l’ASP, sono state attivate le attività di monitoraggio delle acque. I tecnici dell’azienda sanitaria hanno già effettuato un prelievo domenica scorsa 21 gennaio e si aspettano i risultati il prossimo 9 febbraio. Durante l’incontro, sono state individuate alcune possibili soluzioni in grado di rispondere alle apprensioni avanzate dagli amministratori e dagli operatori di settore, e per scongiurare un ulteriore danno alle produzioni orticole, a causa della carente irrigazione. Tali soluzioni, che tengano in debito conto quanto rimarcato dall’ASP di Agrigento, potrebbero essere oggetto di una apposita autorizzazione per eseguire l’irrigazione utilizzando le acque dal Lago Arancio, in attesa dei risultati delle attività̀ di monitoraggio in essere. In particolare è stata ipotizzata la possibilità̀ di utilizzare le acque del Lago Arancio anche alle colture ortive, purché nella coltivazione delle stesse si adottino metodi di irrigazione che assicurino la non contaminazione delle produzioni, quali la micro irrigazione con manichetta gocciolante e/o sistemi di coltivazione delle ortive con pacciamatura dei terreni e micro irrigazione con manichetta gocciolante posta al di sotto del telo pacciamante.

Tali ipotesi sono già state poste da parte dell’Assessore Di Mauro all’attenzione del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Agrigento. L’Assessore ha anche sollecitato i Comuni del comprensorio, esercitando le prerogative di Legge, a porre in essere le misure di vigilanza e controllo, attivandosi, inoltre, per sollecitare il Consorzio di Bonifica ad effettuare interventi tecnici per la depurazione delle acque di irrigazione prima della distribuzione della stessa. Infine l’Assessore ha assicurato il suo impegno costante per la risoluzione di questa grave situazione con l’istituzione di un tavolo tecnico con i comuni di Menfi, Santa Margherita di Belìce, Sambuca di Sicilia e Sciacca assieme a tutte le Istituzioni a ogni livello coinvolte (ARPA, ASP, Assessorato Agricoltura, Consorzi di Bonifica) che vedrà anche il contributo scientifico delle Università siciliane al fine di addivenire ad una soluzione definitiva delle problematiche connesse all’inquinamento degli invasi.

Redazione N.S.

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