LETOJANNI. Dieci luglio 2022: nessuno a Letojanni dimenticherà facilmente questa data. A distanza di due anni esatti, infatti, nel centro jonico l’immagine di Deborah Pagano, ragazza 32enne uccisa barbaramente dal marito 48 ore prima, è ancora viva. Come sono vivi i funerali che si svolsero una settimana dopo nella Chiesa di San Giuseppe, attorno ai cari stretti nella morsa del dolore e della rabbia. Un omicidio che ha già trovato il suo colpevole: ovvero il marito, un 40enne di Macchia di Giarre, dove viveva la coppia, che è tuttora rinchiuso in carcere ma al quale però non è stata data ancora una pena certa, visto che la fase processuale è in corso e l’uomo ha sempre negato ogni suo coinvolgimento. Tutto a distanza di due anni dall’omicidio che portò via all’affetto della figlia, di appena 8 anni, della madre, dei fratelli e delle amiche più strette, una ragazza che aveva sognato per lei e per la sua famiglia un futuro migliore di quello assegnatole dal destino. Un barbaro destino che oggi grida orrore da tutti i pori della pelle.
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