Cronaca

Palermo, scuola materna nel mirino dei ladri: rubato un gazebo

Un altro vile atto da parte di alcuni malviventi, ai danni di una scuola a Palermo. Siamo nello specifico nel quartiere di Falsomiele, dove la scuola materna “Carollo” è stata al centro di un furto particolarmente ingente nel corso della notte. Alcuni ladri, infatti, sono riusciti a intrufolarsi all’interno della struttura e sono riusciti a portare via un gazebo, con tutto il contenuto presetne all’interno. Si trattava di materiale per l’educazione scolastica non meglio specificato.

Non contenti del bottino già portato a casa, i malviventi hanno cercato di portare via anche un secondo gazebo dall’edificio scolastico. Per fortuna, i ladri non sono riusciti a portare via anche questa refurtiva, ritrovandosi costretti a scappare.

Scuola materna derubata a Palermo, lo sdegno delle autorità

Non si è fatta attendere la reazione sdegnata delle istituzioni di fronte all’ennesimo caso di episodi spiacevoli ai danni degli edifici dedicati all’istruzione scolastica a Palermo.

Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni di Ottavio Zacco, consigliere comunale e presidente della VI commissione: “Con enorme sacrificio l’amministrazione comunale assicura l’apertura delle scuole materne al fine di agevolare le famiglie che non possono permettersi la retta degli istituti privati, lo stesso sacrificio che giornalmente le insegnanti e il personale scolastico impiegano per garantire gli standard ottimali per i nostri figli. Purtroppo quando accadono questi episodi tutto il lavoro e il sacrificio viene vanificato. Ascoltare l’amarezza di un’ insegnante che tra le lacrime afferma di aver perso la speranza, è sconfortante, giornalmente il personale scolastico riesce tra mille difficoltà di rendere i nostri istituti scolastici un bene prezioso del quartiere, educando e accompagnando giornalmente i bambini come se fossero loro figli, ma alla luce dell’ennesimo atto di vandalismo, anche loro si stanno arrendendo. Da rappresentante delle istituzioni e da padre, sentire questo sfogo da un rappresentante delle istituzioni scolastiche non è tollerabile. Pertanto occorrono azioni forti, concordate tra i rappresentanti dei genitori, i delegati della scuola e le istituzioni per far capire a questi delinquenti che la scuola non si tocca“.

Francesco Cammuca

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