Riviera jonica. Circa 2 chilometri di mare non balneabile vicino agli scarichi dei depuratori, dal 1° maggio off-limits diversi tratti

RIVIERA JONICA. I tratti di costa classificati come non balneabili sono stati individuati a Letojanni, dove il divieto interessa un tratto di 200 metri in direzione del torrente San Filippo, in corrispondenza del depuratore. Ma sono anche altri i luoghi della Riviera jonica dove quest’anno, con l’inizio della stagione balneare, che si aprirà il 1° maggio prossimo, non si potrà fare il bagno. Lo ha stabilito l’Assessorato regionale alla Salute, con il decreto approvato come ogni anno per disciplinare il monitoraggio delle acque marine e individuare le zone precluse alla balneazione. Il provvedimento, emanato dal Dipartimento attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, ha fissato anche la conclusione della stagione al 31 ottobre. Nel comprensorio jonico, tra i comuni di Giardini Naxos e Scaletta Zanclea, vengono confermati poco più di due chilometri (2,270) di costa non balneabile per varie motivazioni. A Giardini Naxos sono off-limits per motivi di inquinamento la zona dalla foce del fiume Alcantara sino a 400 metri in direzione nord e i 350 metri dell’area portuale (dalla radice barriere frangiflutti alla radice molo di sopraflutto), per un totale di 750 metri di mare dove non sarà possibile tuffarsi. Proseguendo verso nord, i divieti sono previsti nei tratti di mare interessati dalle immissioni delle condotte sottomarine dei depuratori; motivo che ha portato la Regione a disporre a scopo precauzionale e in via cautelativa lo stop alla balneazione per otto comuni jonici, per un totale di 1,220 km. In particolare a Sant’Alessio Siculo (100 metri in direzione nord e 100 metri in direzione sud dal torrente Salice, dove scarica il depuratore utilizzato anche da Forza d’Agrò, e altri 150 metri dalla foce del torrente Agrò verso sud); a Santa Teresa di Riva (150 metri verso nord dalla foce del torrente Agrò, in direzione del depuratore utilizzato anche da Savoca); a Furci Siculo (160 metri verso sud dalla foce del Pagliara) vista la presenza del depuratore consortile con Roccalumera, Furci e Pagliara); a Roccalumera (160 metri verso nord dalla foce del torrente Pagliara); a Nizza di Sicilia (100 metri direzione nord dal torrente Fiumedinisi), e ad Alì Terme (100 metri in direzione nord dal Fiumedinisi) a causa dello scarico del depuratore di Nizza, Alì Terme e Fiumedinisi.

Enrico Scandurra

Recent Posts

Akademia Sant’Anna, gli strascichi del dopo Macerata: le parole di Bonafede

MESSINA - Quando ci si abitua alla vittoria, qualunque sconfitta diventa inaspettata e rischia di…

20 ore ago

Cocaina nascosta in un’intercapedine del bagno: arrestato 40enne messinese

I Carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno arrestato un 40enne messinese, già noto alle…

22 ore ago

Messina, chiesta archiviazione per l’ex assessore Razza e l’on. Calderone

Messina – Si attende l’ultima parola del Giudice per le Indagini Preliminari, ma la Procura…

23 ore ago

Nuova vita ai debiti fiscali: dilazione fino a 84 rate mensili

Cambiano le regole per richiedere la dilazione dei debiti fiscale. A partire dal 1 gennaio…

1 giorno ago

Taormina. Il Trofeo delle Regioni 2025 nella Perla dello Jonio, dall’11 al 18 aprile in campo le rappresentative di ogni parte d’Italia

TAORMINA. La Sicilia si prepara ad accogliere un evento di calcio di rilevanza nazionale: la…

2 giorni ago

Trasporti. Il Sicilia Express tornerà a Pasqua, il treno è organizzato dalla Regione siciliana

Il Sicilia Express, il treno organizzato dalla Regione siciliana per riportare a casa a Natale…

2 giorni ago