TAORMINA. Il premio è più che meritato. Per il suo acume, per la sua abnegazione e per la sua stoffa da cronista e giornalista punto di riferimento per l’intero hinterland taorminese e non solo. Venticinque anni spesi a contatto con la realtà quotidiana, con il sudore sulla fronte e alla ricerca della verità su un campo difficile come lo è quello siciliano. Una vita fa, Emanuele Cammaroto, storico corrispondente prima del quotidiano “La Sicilia” e poi della “Gazzetta del Sud”, iniziava la sua carriera nel giornalismo locale. Una carriera costellata certamente da insidie che lui stesso ha superato con la forza che lo contraddistingue. Sul campo. Con sacrificio. Senza se e senza ma. Ma con la certezza che un giorno tutto questo sarebbe stato ricompensato. E così è stato, visto che ieri Cammaroto ha ottenuto finalmente la meritata vittoria: un premio. E che premio! Il prestigioso Premio “Livatino-Saetta-Costa”, che lo ha ripagato da tutte le fatiche estenuanti fatte finora. Un premio che era già nell’aria, dato che Emanuele – non lo scopriamo certamente oggi – è un professionista serio e integerrimo che poco ha a che fare con il giornalismo fatto di orpelli e di pochezza da due soldi. Emanuele Cammaroto possiede l’autorevolezza, i valori morali e umani ed il senso del dovere che ha dimostrato nella sua carriera. Punto di riferimento per la gente e per il territorio, modello per le giovani generazioni. Questo è stato, tra l’altro, scritto nella motivazione per la consegna del premio che Cammaroto ha ricevuto dalla dottoressa Carmen Ruggiero, Sostituto Procuratore presso la D.D.A. (Direzione Distrettuale Antimafia) di Lecce. Ruggiero, in questa 30esima edizione del memorial, è stata anche lei insignita del Premio “Livatino-Saetta-Costa”, così come il giornalista taorminese, attuale direttore del noto giornale on-line TaorminaNews24, ed esperto di comunicazione al punto da vantare anche collaborazioni in Rai e presso il Senato della Repubblica e alla Regione siciliana come corrispondente e addetto stampa. Un profilo elevato che è stato insignito dell’onorificenza, con una emozionante cerimonia tenutasi nell’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Classico “Michele Amari” di Giarre, alla presenza di autorità e personalità tra cui magistrati, prefetti, questori, rappresentanti delle forze dell’ordine e familiari delle vittime di mafia e i numerosi studenti del Liceo. Un premio che riveste un’importanza fondamentale e che Cammaroto ha avuto l’opportunità di vincere grazie al curriculum di spessore e ai risultati raggiunti nella professione e nella sua vita. Ma soprattutto grazie alla sua autenticità e alla persona perbene che è. Caro Emanuele, complimenti vivissimi per il traguardo raggiunto e auguri per il proseguo della tua carriera che sarà, di certo, ancora ricca di soddisfazioni.
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