Taormina. La Regione siciliana formula una richiesta per mantenere il Ccpm, il documento è stato inviato al Ministero della Salute

TAORMINA. La proroga scadrà il 31 luglio prossimo. Esattamente tra due mesi e mezzo. E al momento non c’è alcuna certezza sul mantenimento del Centro di cardiochirurgia pediatrica “Bambin Gesù” dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina. Una situazione pesante che si fa sentire ancor di più intorno alle famiglie dei piccoli pazienti che potrebbero da agosto prossimo migrare in quel di Palermo, visto che qui si trova il secondo centro cardiochirurgico dell’Isola. A tal proposito non si è fatta attendere nelle scorse ore la risposta della Regione siciliana che ha formulato una richiesta al Ministero della Salute per mantenere il centro d’eccellenza taorminese così come quello del capoluogo siciliano. Una possibilità paventata nei giorni scorsi, visto che l’ipotesi avanzata al Ministero, si inquadra nel processo di revisione della rete ospedaliera già avviato dalla Regione, e prevede anche un forte raccordo operativo tra il reparto di Taormina (8 posti letto) e quello di Palermo (12 posti letto). Anche sul piano delle risorse finanziarie, le aziende sanitarie a cui afferiscono i due centri hanno già previsto specifiche risorse nei propri bilanci, nell’ambito della relativa programmazione. Gli oneri, inoltre, sono destinati a una graduale riduzione e razionalizzazione per effetto dell’innesto di personale di ruolo specialista in cardiochirurgia. L’operatività di due centri, inoltre, ridurrebbe la mobilità sanitaria dalla Sicilia e dalla Calabria, con minori costi “sociali” legati alla trasferte per le famiglie dei pazienti, con, inoltre, la prospettiva di un’offerta assistenziale di elevata qualità rivolta anche ai Paesi del bacino mediterraneo, in modo da preservarne la sostenibilità anche sul piano finanziario ed economico. Per questo motivo la battaglia pe mantenere il Centro di Taormina sembra che sia ben messa, visto che la Regione siciliana, che ha sottoscritto il documento, ritiene “imprescindibile” mantenere la funzionalità di entrambe le strutture di eccellenza, con procedure di evidenza pubblica.

Enrico Scandurra

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