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Taormina sempre… in fermento. Dopo quelle dedicate al vino riscuote successo anche una speciale degustazione dedicata alla birra

Ha riscosso unanimi consensi, mantenendo le promesse della vigilia, la tanto attesa degustazione denominata “Le IGA in Sicilia”, organizzata dalla sezione AIS di Taormina all’interno dei saloni dell’Hotel Diodoro. Protagonista la birra o per meglio dire le “Italian grape Ale” siciliane. Un approfondimento sul mondo brassicolo condotto dal sommelier Giuseppe Visalli (l’unico sommelier della birra in Sicilia) che con dovizia di particolari ha trasportato i numerosi convenuti alla scoperta di ben undici interessanti etichette di altrettanti produttori, provenienti dalle diverse province della nostra regione. Per la cronaca, hanno portato in degustazione i loro prodotti i titolari, o loro rappresentanti, delle aziende “Barone Sergio” che ha presentato La Baronz, ottenuta da uve di Moscato bianco; “Birrificio Chinaschi” con la sua “Z”, weiss bier ottenuta con uve di zibibbo; “Birrificio Baroni Birra” che ha scelto per gli astanti “Pantelleria”, la non filtrata con mosto di zibibbo e moscato; la siracusana “Alveria” con la sua Regola Zero, prodotta con mosto di Moscato di Siracusa; l’“Azienda Agricola Virgona” che ha avuto il piacere di farci conoscere “Laura”, birra artigianale alla Malvasia; “Birrificio Mastro 25” che ci ha presentato La Marsalese, fermentazione in stile inglese con note dolci di malti caratterizzata dall’aggiunta di mosto cotto e marsala; “Bruno Ribadi” con la sua Special Ale, prodotta con grano russello, uva passa di Pantelleria e carrube secche; “Turi Eccellenze dell’Etna” che ha portato in degustazione Randag, il connettore ideale tra il mondo della birra e quello del vino in quanto, durante la fermentazione, il luppolo, il malto, il mosto e gli acini di nerello mascalese si fondono in armonioso equilibrio; “Società Agricola Paul-Bricius” che ha presentato Special Grape Ale, ottenuta facendo fermentare insieme 1/3 di mosto di uva a bacca rossa e 2/3 di mosto d’orzo; “Birrificio dell’Etna” con la sua Polyphemus, anch’essa caratterizzata dall’aggiunta di mosto d’uva di Nerello Mascalese ed infine il Birrificio Irias, che ha proposto Al-Zabir, birra da meditazione all’uva di zibibbo (in arabo zabib). Una degustazione che ha riscosso grande interesse e costante curiosità tra i numerosi partecipanti fra i quali molti estimatori del vino che hanno voluto abbracciare e conoscere meglio l’aspetto brassicolo e i suoi agganci con l’enogastronomia. Al servizio si sono disimpegnati Cinzia Mastronardo, Salvatore Micali e Gianluca La Limina mentre dal canto suo Gioele Micali, delegato AIS di Taormina, dopo aver introdotto i lavori ha egregiamente collaborato col sommelier Giuseppe Visalli vero anfitrione della serata.

Orazio Leotta

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