Taormina. Slitta la riapertura al pubblico di Palazzo Corvaja, l’Amministrazione comunale investe altri 80 mila euro per ulteriori lavori

TAORMINA. Sul futuro ancora non c’è certezza. Ma la data di riapertura era stata già decisa. Anche se adesso c’è stato un dietrofront improvviso. Un altro stop che rischia di posticipare l’apertura al pubblico di Palazzo Corvaja, dove l’Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca ha deciso di investire altri 80 mila euro per l’installazione di impianti tecnologici. Doveva infatti essere riaperto l’8 giugno prossimo l’immobile storico che da circa cinque anni è in una situazione di stand-by per l’inizio di lavori di ristrutturazione e risanamento conservativo, finanziati nel 2020 dalla Regione siciliana per 1 milione 180 mila euro. Cantiere che molto probabilmente continuerà, dopo che gli interventi effettuati nell’ex Parlamento siciliano sono terminati già nell’autunno scorso e da allora si sono tenuti incontri interlocutori e Consigli comunali per decidere che funzione avrebbe avuto il Palazzo a fine cantiere. Per l’Amministrazione comunale dell’ex sindaco Mario Bolognari doveva diventare il Museo di Taormina, con il piano terra destinato alla storia antica, i cui reperti sono di proprietà del Parco archeologico di Naxos-Taormina che ne avrebbe curato l’allestimento, e il primo piano alla storia della Taormina moderna e contemporanea, con quadri, oggetti e fotografie mai esposti, in particolare circa 200 scatti originali di Von Gloeden donati al Comune dalla casa Dior. L’arrivo della nuova Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca ha stravolto i piani. A luglio dello scorso anno è stata revocata la convenzione tra Parco e Comune sottoscritta a suo tempo per l’istituzione del Museo, sostenendo che fossero necessari altri lavori, che non fosse possibile garantire un sistema di sicurezza e custodia dei reperti, che la suddivisione dei costi tra Comune e Parco non fosse equilibrata e che la forma di gestione in partenariato pubblico/privato non fosse chiara. Oltretutto, secondo la Giunta deluchiana, mancava anche la definizione di modalità e i termini di istituzione del biglietto di ingresso. L’idea del sindaco, contestata dall’opposizione, è quella di realizzare, dunque, a Palazzo Corvaja il Casinò di Taormina, tanto da aver fatto depositare alla Camera dal suo deputato Francesco Gallo un disegno di legge per istituirlo. Un’iniziativa che non ha ancora prodotto risultati e riapertura della struttura che slitterà ancora di molto.

Enrico Scandurra

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