TAORMINA. Dall’ipotesi del guasto a quella del gesto doloso, che sembra più plausibile. Non si esclude alcuna ipotesi in merito a quanto accaduto nello scorso week-end a Trappitello, frazione sud di Taormina, dove i carabinieri della Compagnia locale ai comandi del capitano Giovanni Riacà stanno indagando senza trascurare alcun dettaglio sull’incendio che ha distrutto due autocisterne parcheggiate nello slargo antistante la sede di un’azienda taorminese, a pochi metri dalla Statale 185. Le fiamme, propagatesi all’improvviso, hanno generato alte lingue di fuoco e una densa nube di fumo nero, che hanno richiamato l’attenzione dei residenti della zona risvegliati anche dai boati causati da vari scoppi. L’allarme è stato poi lanciato dagli stessi residenti del posto che hanno contattato subito i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Letojanni, ai comandi del caposquadra Filippo Moschella, e i carabinieri del Nucleo Radiomobile che stanno indagando tuttora per comprendere le dinamiche che hanno portato all’incendio (avrebbe potuto portare a ben altre conseguenze se gli stessi pompieri non fossero intervenuti in maniera repentina) che, come già detto, non si esclude sia doloso, visto che il proprietario dei due mezzi pesanti ha sporto già denuncia.
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