Proseguono i servizi di prevenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania in tutto il capoluogo etneo, con lo scopo prioritario di incrementare il livello di sicurezza, reale e percepita, dalla popolazione, nonché di contrastare fenomeni criminali largamente diffusi, quali i reati predatori come i furti e le rapine, che più infliggono i cittadini. Nell’ambito del potenziamento dei controlli in città, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno quindi arrestato in flagranza un 29 enne pregiudicato di Biancavilla e una straniera di 36 anni, originaria delle Mauritius, anche lei gravata da precedenti di polizia, per il reato di tentato furto aggravato in concorso.
L’altra notte, su disposizione della Centrale Operativa di Catania, una “gazzella” è stata inviata presso il parcheggio della metropolitana di Nesima in quanto le telecamere di videosorveglianza della zona, sorvegliata h 24 anche a distanza, avevano ripreso due individui che stavano lanciando delle pietre contro una vetrata della biglietteria dell’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta. Fondamentale in questo caso è stata l’immediata ed efficace azione di coordinamento della Centrale Operativa che, considerando la vasta area in cui sarebbero dovuti intervenire i militari già inviati, ha disposto che un altro equipaggio della Radiomobile li raggiungesse, in modo da bloccare le eventuali uscite del parcheggio al fine di precludere ogni possibile via di fuga ai malviventi.
Rapido e incisivo quindi, l’intervento delle pattuglie che, in una manciata di minuti hanno raggiunto il posteggio, bloccando l’uscita e sorprendendo i due soggetti visti poco prima entrare, dalla vigilanza e che avevano già forzato una cassa automatica di erogazione dei biglietti trafugando tutte le monete per circa 300 €. I compagni di merende, che si sono visti scoperti, hanno comunque tentato di fuggire alla cattura, non riuscendoci grazie alla scelta operativa fatta dalla Centrale che ha permesso ai Militari intervenuti di fermare e mettere in sicurezza i due e recuperare il denaro che volevano rubare, successivamente consegnato al responsabile della società. Gli attrezzi adoperati per forzare la cassa automatica sono stati sequestrati mentre i due malfattori arrestati, provvedimento, questo, che è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.