I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania sono chiamati diuturnamente a ricevere le richieste di “pronto intervento” dei cittadini spesso per liti in famiglia. Ieri sera, una “gazzella” è stata inviata, dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale, in zona Ognina per intervenire in un’abitazione poiché era stata segnalata una lite tra due genitori e il loro figlio che, per futili motivi, aveva dato in escandescenza costringendo la madre a richiedere l’aiuto dei militari dell’Arma.
I Carabinieri, ben consapevoli dell’importanza che ricopre la tempestività di intervento in occasione dei reati connessi ai maltrattamenti in famiglia in pochissimi minuti hanno raggiunto l’abitazione riportando subito la calma tra i tre familiari. Nelle fasi successive dell’intervento, però i militari operanti notavano un perdurare del particolare stato d’agitazione del ragazzo. Da qui, immediata la decisone di procedere a una perquisizione d’iniziativa per la ricerca di eventuali armi o quant’altro di illegale.
La scelta investigativa messa in campo dall’equipaggio è risultata, effettivamente, fondata in quanto in una cassettiera, gli investigatori hanno trovato un caricatore per pistola semi-automatica contenente quattro proiettili calibro 9×21.
Il ragazzo, palesemente preoccupato per la propria sorte, non ha saputo dare alcuna spiegazione circa la provenienza di quel munizionamento. Al termine dell’intervento, i Carabinieri, quindi, hanno provveduto a deferirlo all’autorità giudiziaria catanese per il reato di detenzione illegale di parti di armi e munizioni.