Nizza di Sicilia – La cittadina jonica si prepara a celebrare il sessantesimo anniversario della scomparsa dell’illustre artista Tore Calabrò, originario della città. Scultore, pittore e ritrattista di grande talento, ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte italiana, riuscendo a diventare ambasciatore della cultura siciliana nel mondo.
Nato e cresciuto a Nizza di Sicilia, il giovane Salvatore Edmondo Calabrò si è formato nei primi anni del Novecento nel laboratorio del padre, noto maestro marmista locale, prima di affinare conoscenze e tecniche inizialmente nella vicina Messina e successivamente in Sudamerica. Di particolare nota le grandi decorazioni del Palazzo Municipale di Montevideo.
Tra le sue creazioni più celebri spicca la statua della Madonna della Lettera, patrona di Messina. Modellata nel 1934, alta sette metri e riprodotta in bronzo dorato, venne posizionata in cima ad un’alta stele nella punta della falce del porto di Messina, divenendo di fatto il simbolo universale della città. Il 12 agosto 1934, l’inaugurazione raccolse migliaia di fedeli, incantati da un evento prodigioso per l’epoca. Attraverso un congegno radio, ideato e messo a punto da Guglielmo Marconi in persona, il pontefice Pio XI fu artefice, dalla residenza di Castel Gandolfo a Roma, dell’accensione delle luci che illuminarono la stele, l’iscrizione “Vos et ipsam civitatem benedicimus” e l’aureola della Madonna. Le parole e la benedizione del Papa, pronunciate via radio, arrivarono in filodiffusione diretta ad una città che iniziava a rinascere dopo il terremoto del 1908. La notizia ottenne risonanza mondiale attraverso la stampa.
La statua di Cristo Re, dell’omonimo santuario a Messina, il prospetto della Chiesa della Madonna del Rosario a Furci Siculo, le opere nella Chiesa di San Giuseppe a Letojanni e le pareti e le vetrate della Chiesa di Sant’Onofrio Anacoreta a Casalvecchio siculo, sono solo alcune delle testimonianze dell’arte lasciata dal maestro Calabrò nella provincia messinese.
“Il 25 agosto ricorreranno i 60 anni dalla sua scomparsa e il Sindaco Natale Briguglio con gli Amministratori, intendono accogliere la richiesta dei nipoti di “Tore”, Nino e Silvana Calabrò, pervenuta a questo Ente il 25 giugno 2020, affinché a Nizza di Sicilia, paese che gli ha dato i natali, venga intitolata una via o una piazza al loro amato zio”
Con questa nota ufficiale hanno inizio le manifestazioni in onore della celebrazione del sessantesimo anniversario della morte, avvenuta nella città peloritana nel 1964.
Grazie al coinvolgimento appassionato e profondamente attivo del vicesindaco Nella Foscolo, è stato indetto un progetto intitolato “Tore Calabrò, grazie!”, con l’obiettivo di far conoscere la vita e le opere dell’illustre concittadino alle nuove generazioni e, al contempo, promuovere il recupero del territorio attraverso la memoria storica e culturale.
Sono stati coinvolti numerosi enti scolastici del comprensorio, dalle scuole medie ai principali istituti superiori, invitati a partecipare al programma articolato in tre diverse sezioni: elaborati di ricerca storico-artistica, creazioni artistiche e produzioni di grafica pubblicitaria e informazione cartacea o telematica.
Il progetto, accolto in maniera più che favorevole dal sindaco Natale Briguglio e da tutta l’Amministrazione, ha previsto una serie di iniziative che culmineranno in due importanti eventi. Il 14 giugno alle 10.30, presso la Biblioteca Corrado Cagli, si terrà una conferenza stampa durante la quale saranno mostrate ed esposte le realizzazioni elaborate dagli studenti, un’opportunità unica per dare continuità all’arte e stimoli alla creatività di giovani aspiranti pittori e scultori. In occasione, verrà presentata e insediata la Commissione esaminatrice delle opere pervenute. Tutti i lavori verranno raccolti in un volume, edito dal Comune stesso, la cui pubblicazione è prevista entro fine anno.
“Un progetto articolato e impegnativo” – osserva il vicesindaco Foscolo – “ma doveroso nei confronti di un concittadino a cui mi sento umanamente legata e di cui siamo profondamenti orgogliosi. Recuperare il territorio, a partire da chi l’ha esaltato, è un modo per contribuire sia alla conoscenza e alla valorizzazione della figura di Tore Calabrò, sia uno stimolo per le nuove generazioni”
Il 25 agosto, giorno del sessantesimo anniversario della morte dell’artista, verranno premiati i migliori lavori proposti. In conclusione delle celebrazioni, verrà intitolata a Tore Calabrò una Piazza a Nizza di Sicilia, con una solenne cerimonia, come segno di gratitudine e riconoscimento per lo straordinario contributo all’arte e alla cultura.
Inizia ad avverarsi una speranza, riportata da un’altra nipote di Calabrò, ormai scomparsa. La professoressa Aurora Albert Calabrò, giornalista, commediografa, pittrice e scrittrice, che nel 2005 scriveva: “Coloro che in futuro, attraversando lo Stretto, ammireranno la statua della Madonnina benedicente dalla sua alta stele, sappiano che il suo artefice, lo scultore Tore Edmondo Calabrò, dedicò la sua vita all’Arte e alla sua amata Messina”
Nizza di Sicilia si apre alle nuove generazioni ripartendo dal passato, quello illustre e radicato nel territorio, preservando la memoria di un uomo geniale, figlio della propria città natale seppur cittadino del mondo, che ha saputo trasmettere emozioni e bellezza attraverso le proprie realizzazioni.