Juvenilia in visita alla Robur Letojanni in cerca del riscatto dopo un avvio di campionato con la casella punti ancora inchiodata sullo zero. Letojannesi reduci dal tonfo di Itala dello scorso turno e determinati a conquistare una vittoria indispensabile per restare ancorati al treno play-off.
In casa biancorossa aleggia ancora l’aria della ricostruzione dovuta all’esonero dell’allenatore Christian Fiorentino. Al suo posto torna in panchina Giovanni Velardi, già alla guida dei messinesi durante la stagione 2021/22.
Gli 11 titolari scelti dal nuovo tecnico: Lahiru tra i pali, poi Rimi, Pitale, Hallal e Bertuccelli. Arena e Jabbie a centrocampo, De Luca e Oliva sugli esterni, attacco composto da Romano e Maddalena.
Risponde la formazione di Nico Rovito con Santoro in porta, linea difensiva formata da Cincotta, Palella, Caserta e Cacciatore. Sulla mediana Garigali e Curcuruto, supportati da Cannavò e Leo pronti ad innescare la pericolosità di Nipo e Alberto.
Partono col piede sull’acceleratore i padroni di casa. Dopo pochi secondi dal fischio d’inizio trema la traversa sulla bordata potente di Giuseppe Leo. Sugli sviluppi dell’azione seguente è Alberto a tentare la conclusione, con traiettoria che si infrange alta sopra la porta difesa da Lahiru.
Cinque minuti e ancora Nipo, dinamico sul fronte avversario, incalza su di un retropassaggio di testa della retroguardia messinese e calcia al volo senza inquadrare lo specchio della porta.
Prova a reagire la Juvenilia al 7’ con la conclusione dalla distanza di Giovanni Oliva, ma il tiro si impenna verso il fondo senza impensierire Santoro. Replica senza attesa la Robur con Cannavò, il cui destro si rivela sterile spegnendosi a bordo campo.
Pressa ancora la formazione di casa, costringendo gli ospiti a tamponare le insistenti incursioni su tutto il fronte offensivo. Cincotta sventaglia in area, è lesto e abile Matteo Alberto a toccare la sfera quanto basta a superare e sorprendere Lahiru e condurre i compagni di squadra in vantaggio.
La possibilità del raddoppio è fulminea. Due minuti più tardi un vivace Nipo produce scompiglio in area e viene atterrato. Per il direttore di gara è calcio di rigore. Si presenta lo stesso Nipo sul dischetto e ipnotizza Lahiru ma non la traversa. Il pallone viene calciato con forza, ma il secondo legno colpito in meno di un quarto d’ora respinge la gioia del goal.
Non si arrendono i locali, continuando a creare e a prendere in mano le chiavi del centrocampo. Leo apre il gioco sulla sinistra, cerca e trova Alberto che prova ad incrociare sul secondo palo ma la conclusione è debole e fuori misura.
Siamo quasi alla mezz’ora e sale in cattedra Nipo, in debito con la sorte dopo l’errore dagli undici metri. Al 27’ devia di testa da calcio d’angolo, al 32’ conclude di destro per l’agevole presa di Lahiru, ma un minuto più tardi arriva l’allungo.
33’ minuto, Giuseppe Leo avanza sulla sinistra sfuggendo all’intervento della difesa biancorossa, punta il fondo e serve il solito Marco Nipo che, questa volta, coglie al volo l’occasione e colloca il proprio nome sul tabellino dei marcatori.
Tentano di chiudere definitivamente la pratica i letojannesi, pericolosi nei minuti finali con Matteo Alberto e Marco Nipo, ma il brivido più incisivo passa dai piedi di Jabbie che raccoglie un lancio dalle retrovie dei suoi e si infila tra le maglie della difesa letojannese. Il controllo è impreciso e la finalizzazione, sporca, viene raccolta da Lorenzo Santoro.
Si rientra negli spogliatoi col risultato di 2-0. La ripresa prende il via con i padroni di casa che mantengono il possesso palla, nonostante gli uomini di mister Velardi siano rientrati in campo con maggior piglio. Jabbie da pochi passi indirizza alto sopra la traversa al 6’, mentre al 7’ è Cannavò a non trovare la rete, calciando al volo e spedendo la palla alta su invito di Nipo.
Juvenilia trasformata rispetto alla prima frazione di gioco, più aggressiva e incisiva, così il neo entrato Dosso Masse Fadel approfitta di un black out difensivo della Robur e accorcia le distanze riaprendo il match all’ottavo minuto del secondo tempo.
Robur prontamente reattiva con Cannavò che calcia centralmente dalla distanza, il tiro è potente e non trattiene Lahiru , forzato a rinviare sui piedi dell’accorrente Nipo che deposita in rete. Fuorigioco ravvisato dall’arbitro e punteggio ancora sul 2-1.
Rovito ridisegna il centrocampo inserendo Cipolla e Galeano, ma i messinesi sono in un momento di forte ripresa e credono nel pareggio. Ci pensa Santoro a salvare il risultato facendosi trovare attento in più momenti. Prima neutralizzando Pitale, poi uscendo con sicurezza sulla conclusione violenta a botta sicura di Jabbie, che ci riprova qualche minuto più tardi dopo uno slalom in area ma finalizza con poca convinzione e trova nuovamente i guantoni di Santoro ad ostacolarlo. È Andrea De Luca, al 23’, ad inseguire il tiro del 2-2 dalla destra ma la sfera finisce sul fondo.
Entra Zagami a dare nuova linfa all’attacco dei locali, ma la chiusura della partita passa indirettamente dai piedi del solito Nipo che si invola verso l’area avversaria e, a pochi passi dalla linea, viene steso da Bertuccelli. Nessun dubbio per il responsabile di gara, cartellino rosso e calcio di punizione dal limite.
Si presenta sul pallone lo specialista Francesco Cipolla, che calcia con estrema precisione lasciando immobile Lahiru e portando i letojannesi sul 3-1.
Riacquistano consapevolezza i ragazzi di Rovito, tentando addirittura il poker. Al 39’ Garigali manda in out da posizione ottimale dopo aver intuito la traiettoria del pallone proveniente da un corner.
Nel finale spazio a Daniel Palella e Giuseppe Zanghì, ma è Zagami a dimostrarsi una spina nel fianco degli ospiti. Prima cogliendo al volo una spizzata di testa di Cipolla su cross dal fondo di Leo, parata da Lahiru, poi in pieno recupero sprecando su assist preciso di Palella.
Finisce 3-1 al comunale di Rina, con una Robur Letojanni quasi sempre in partita e una Juvenilia a tratti con ampi segni di ripresa, necessari per tentare l’impresa salvezza in un campionato che al momento non ha regalato le soddisfazioni adatte ad una società così ambiziosa.