Alì Terme – Il quadro politico nel Comune di Alì Terme è ufficialmente entrato in una fase di profonda crisi. È stata formalmente presentata ieri, presso il protocollo dell’ente, la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco in carica, Tommaso Micalizzi. L’iniziativa, che mira a porre fine anticipatamente al mandato amministrativo, è stata sottoscritta da un numero significativo di consiglieri comunali, sufficiente a innescare il dibattito istituzionale. I firmatari sono cinque in totale, espressione di diverse aree consiliari: i quattro componenti del Gruppo Misto (Letteria Bonfiglio, Christian Mazzucco, Agatino Triolo e Giuseppe Miracolo) e la capogruppo di minoranza, Agata Di Blasi.
Il documento depositato chiarisce che la ratio della mozione è esclusivamente di natura politica, distaccandosi da eventuali rilievi giuridico-amministrativi. I firmatari evidenziano che l’attuale composizione della Giunta non rispecchierebbe più gli equilibri politici in seno al Consiglio, né tantomeno sarebbe quella prospettata ai cittadini in sede di campagna elettorale. La contestazione centrale verte sull’evidenza che la maggioranza, di fatto, non esiste più, rendendo inopportuno che i consiglieri del Gruppo Misto o della Minoranza debbano intervenire sistematicamente per garantire l’approvazione di atti di grande interesse per l’ente comunale.
L’atto di sfiducia è motivato, dunque, dalla presa di coscienza dell'”attuale insostenibilità del quadro politico”, una situazione che, secondo i cinque consiglieri, rende necessario un ricorso a nuove elezioni per “restituire ai cittadini il diritto di eleggere nuovi rappresentanti del governo del paese”.
La mozione dovrà adesso essere inserita all’ordine del giorno di una seduta consiliare che dovrà tenersi in un periodo compreso tra i dieci e i trenta giorni dalla presentazione. Per essere approvata e, di conseguenza, determinare la cessazione dalla carica del Sindaco e della Giunta, nonché lo scioglimento del Consiglio e la nomina di un Commissario prefettizio, è richiesto il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri. Nel caso specifico di Alì Terme, che attualmente conta 9 consiglieri (dopo il decesso della consigliera Rao), l’approvazione necessita del sostegno di almeno 6 consiglieri. Il dibattito e il voto che definiranno le sorti amministrative del Comune sono attesi con grande attenzione nelle prossime settimane.


