Santa Teresa di Riva – Ci sono tradizioni che non sono semplici appuntamenti sul calendario, ma battiti del cuore di una comunità. Quando alle 22.50 il lamento ancestrale e festoso della cornamusa ha squarciato il silenzio della notte di Natale, via Sparagonà è tornata a essere il centro gravitazionale santateresino. Le fiamme del grande falò si sono alzate verso il cielo del 2025, portando con sé un calore che sapeva, prima di tutto, di sollievo.
Non è stata una vigilia qualunque. Per giorni, la popolosa via ha trattenuto il respiro. Un esposto presentato da un residente aveva gettato un’ombra sulla continuità di questo rito secolare, rischiando di spegnere la catasta prima ancora che venisse sfiorata da un fiammifero.
Ma la politica, quella che ascolta il territorio, ha scelto di non arrendersi. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Danilo Lo Giudice, ha lavorato fianco a fianco con i “ragazzi di via Sparagonà”, i custodi del fuoco, trovando la sintesi necessaria per garantire la sicurezza senza sacrificare l’anima del Natale. Insieme, sono andati “oltre”, dimostrando che la norma può convivere con il sentimento popolare.

Sotto lo sguardo attento del comandante della Polizia Municipale, Diego Mangiò, e dei volontari della Protezione Civile, il falò ha preso vita. Erano quasi in cinquecento: un mare di volti illuminati dal riverbero arancione delle braci. Residenti della popolosa via, ma anche curiosi giunti da ogni angolo di Santa Teresa di Riva per riscoprire il senso primordiale della socializzazione.
In un mondo sempre più frammentato, la notte di via Sparagonà ha offerto uno spettacolo di rara coesione. Niente schermi, solo sguardi. Niente distanze, solo un cerchio umano attorno al calore. A condividere questo momento di autentica bellezza c’erano anche il primo cittadino Lo Giudice, la vicesindaco Annalisa Miano e l’assessore Ernesto Sigillo, a sancire un patto di vicinanza con la cittadinanza che va oltre la semplice rappresentanza.
Stare insieme, oggi, è un atto di resistenza. E il fuoco di via Sparagonà è stato il simbolo di questa vittoria. Mentre la legna ardeva e le scintille salivano verso le stelle, la sensazione era univoca: la tradizione è stata salvata non per abitudine, ma perché necessaria.
Il Natale 2025 di Santa Teresa di Riva resterà impresso nei ricordi come la notte in cui la cornamusa ha cantato più forte di una denuncia e della burocrazia, restituendo alla cittadina il suo rito più caro e la gioia di sentirsi, ancora una volta, una sola grande famiglia.
VIDEO: Santa Teresa di Riva, il fuoco della notte di Natale a Sparagonà è stata una magia.


