S. TERESA DI RIVA – Si preannuncia un fine settimana intenso per il Nuovo Teatro Val D’Agrò di Santa Teresa di Riva (Messina), che ha in programma due appuntamenti. Sabato 2 dicembre alle ore 20.00 andrà in scena Libere – Donne contro la mafia (Produzione Associazione Città Teatro) scritta e diretta dall’attrice catanese Cinzia Caminiti che porta in scena la forza che madri, mogli, sorelle, fidanzate di morti ammazzati dalla mafia traggono dal dolore. Lo spettacolo, interpretato oltre che dalla stessa Caminiti, da Barbara Cracchiolo, Simona Gualtieri e Sabrina Tellico. Il lavoro parte da una circostanziata ricerca su alcune donne, madri, mogli, sorelle, fidanzate, di morti ammazzati dalla mafia e dall’esigenza di dare loro una voce. Finalmente. Abbiamo sempre pensato che l’argomento sia stato trattato solo da un punto di vista maschile laddove invece il prezzo più alto, in fatto di mafia, lo hanno pagato le donne. Con il loro dolore. Donne che dopo un dolore infinito e mai risolto, decidono di farne una bandiera.
Ognuna di loro ha una formula antimafia, ognuna di loro la dichiara, ne fa partecipi gli altri, ognuna di loro porta la propria testimonianza, nelle scuole, nelle comunità, scrive libri, poesie, apre case e ne fa musei, fonda associazioni, diventa parlamentare. Ognuna di loro è un simbolo. Ognuna è un soldato che ha visto in faccia il nemico, ne ha conosciuto l’orrore e dentro di sé lo ha sconfitto. Ognuna di loro è così liberata e libera. Ed è da donne libere che si dedicano alla lotta antimafia, diventano attiviste e parlano alle altre donne e alle nuove generazioni. Il loro apporto, nella vita di tutti i giorni, diventa fondamentale nella società, per accedere a un degno futuro.
Nell’ambito della stagione “Si alzi il Sipario”, domenica 3 dicembre alle ore 18.30, sarà la volta dello spettacolo “Ancora un attimo” (Produzione Laboratorio di Arti Sceniche) di Massimiliano Bruno e la regia di Gianni Aureli. In scena gli attori Manuela Bisanti e Giancarlo Porcari.
Cosa può scaturire dall’incontro tra una maestra elementare narcolettica, periodicamente preda di drammatiche amnesie, che re- settano la sua memoria come implacabili colpi di spugna, e uno scrittore di bizzarre fiabe, cleptomane e bugiardo impenitente? Nel mondo reale probabilmente nulla di duraturo ed edificante; nel delizioso lavoro drammaturgico di Massimiliano Bruno, il risultato saràinvece una storia d’amore tenera e stravagante, spassosa e toccante, che diverte ed emoziona lospettatore per poi commuoverlo e lasciarlo sgomento di fronte ad un’imprevista amara virata conclusiva.
La commedia è stata portata in scena, circa 20 anni fa da Massimiliano Bruno e Paola Cortellesi e nel 2012 da Edoardo Leo e Ambra Angiolini, con il titolo “Ti ricordi di me?, successivamente riproposta anche sul grande schermo. A distanza di altri 10 anni, il risultato sarà, ancora una volta, una storia d’amore tenera e stravagante, spassosa e toccante, che diverte ed emoziona lo spettatore.