TAORMINA. E anche questa volta non c’è stato niente per nessuno. Almeno a Taormina, dove le Elezioni Europee hanno sancito la vittoria numerica e morale di Cateno De Luca e della sua lista Libertà. Un successo importante che certifica come il sindaco di Taormina abbia sconquassato ormai da un anno tutti gli equilibri politici della Città del Centauro, facendo piazza pulita dei voti che prima andavano a partiti tradizionali, forti di un consenso che non c’è più. Con il 37,4 % e 1.267 preferenze i deluchiani hanno sbaragliato gli avversari, anche se a farla da padrone è stata una grande astensione, prova di una disaffezione alla politica che ha prodotto un risultato molto evidente. Primo partito nella Perla dello Jonio, come in molti altri centri della Provincia di Messina, è stato per l’appunto Libertà, seguito da Fratelli d’Italia che ha ottenuto 551 voti, pari al 16,28%, e poi Forza Italia, con 397 preferenze e un 11,73%. Dopo, il Partito Democratico, che ha raggiunto quota 388 voti (11,46%), il Movimento 5 Stelle, con 271 voti (8,01%), la Lega, con 176 suffragi (5,20%), e Alleanza Verdi Sinistra, con 140 preferenze (4,14%). Risultati sotto le aspettative, invece, quelli di Stati Uniti d’Europa, con 77 voti (2,27%) e di Azione – Siamo Europei, con 53 voti (1,57%). Per Pace Terra Dignità di Michele Santoro 51 preferenze (1,51%) e solo 14 per Alternativa Popolare (0,41%). A questo punto in vista delle prossime Elezioni Regionali il banco di prova delle Europee conferma che Taormina era e resta un avamposto deluchiano imprescindibile punto di riferimento per tutti quelli sostengono il politico originario di Fiumedinisi che punta sempre più deciso a conquistare a tempo debito la Regione siciliana. La strada è già tracciata.

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