L’emergenza idrica nelle borgate di San Gaetano, Giardino e Quartarello tra poco dovrebbe diventare un ricordo. I tre nuclei abitativi di Santa Teresa di Riva sono rimasti senza acqua. Non ci sono problemi tecnici a pompe di sollevamento o condutture, bensì alle falde acquifere rimaste asciutte per la scarsità di piogge.
Con molta probabilità l’altezza dei tubi calati nel sottosuolo non è più sufficiente a pescare l’acqua. Tutt’ora l’amministrazione comunale sta provvedendo alla distribuzione del prezioso liquido tramite l’ausilio di un’autobotte giunta da Messina che permette ai residenti di fare scorta di acqua. È una situazione che ultimamente si verifica spesso, particolarmente nel fine settimana. Si è anche tentato di alimentare questo settore del paese attraverso l’ausilio del nuovo pozzo Landro 3 attivato l’anno scorso sulla strada panoramica, con scarsi risultati perché la portata non è sufficiente.
La soluzione all’emergenza idrica
Al riproporsi dell’emergenza, il sindaco Danilo Lo Giudice ha deciso di trovare una soluzione che possa essere duratura nel tempo. Nella mattinata di ieri è giunta una trivella della ditta Carini che lavorato senza interruzione per scavare un nuovo pozzo, in grado di intercettare la riserva idrica. Nel pomeriggio di ieri la perforazione ha raggiunto la soglia dei 110 metri riuscendo a far zampillare l’acqua.
Nei prossimi giorni è previsto il completamento delle opere idrauliche ed elettriche per il funzionamento dell’impianto a regime.
La dichiarazione
Purtroppo la scarsità delle piogge – spiega il sindaco Lo Giudice – ha determinato questa situazione anomala. I vari tentativi, tra cui alimentare la zona da altro pozzo, si sono dimostrati vani. Per evitare interventi tampone che non avrebbero portato ad una risoluzione definitiva, abbiamo deciso di intervenire alla fonte e fortunatamente siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo con la trivellazione di un nuovo pozzo. Oggi proseguiremo l’intervento sperando di riuscire a completarlo nel più breve tempo possibile. Intanto, stiamo rifornendo la popolazione con autobotte cercando di limitare quanto più possibile i disagi e venendo incontro alle esigenze della comunità interessata. Ancora un po’ di pazienza e speriamo di poter mettere alle spalle anche questa spiacevole situazione.