L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle immagini della rete di videosorveglianza, si è osservata una forte intensificazione dell’attività Stromboliana al cratere Voragine dell’Etna. Il modello previsionale di dispersione dell’eventuale nube vulcanica indica una direzione verso Est-Sud-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un repentino incremento intorno alle 01.20 UTC di oggi, portandosi da valori medio – alti a molto alti alle 01:40 UTC.
La localizzazione del centroide delle sorgenti è nell’area del cratere Voragine ad una quota di 2800 ‘ 2900 mt sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha subito un rapido incremento. Gli eventi infrasonici sono localizzati al Cratere Voragine e mostrano ampiezze elevate. La rete tilt mostra, a partire dalle ore 2:18, una modesta variazione visibile in particolare alle stazioni PDN e CBD. Nessuna variazione significativa del segnale delle stazioni GNSS e strain. In seguito si è osservato che la forte attività stromboliana al cratere Voragine è evoluta in fontana di lava. Tale attività ha prodotto una nube vulcanica che, in accordo con il modello previsionale, si disperde in direzione ESE.
Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto valori molto alti intorno alle 02:30 UTC (riportato erroneamente alle 01:40 UTC nel comunicato precedente) è ulteriormente aumentata. La localizzazione del centroide delle sorgenti è nell’area del cratere Voragine ad una quota di 2800 ‘ 2900 mt sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha subito un ulteriore incremento ed è su valori molto alti. Gli eventi infrasonici sono stati localizzati al cratere Voragine e mostrano ampiezze elevate. La rete tilt ha mostrato una variazione quantificabile in circa 0.10 mrad in entrambe le componenti del segnale tilt di PDN. La stazione strain DRUV mostra una variazione di circa 10 nstrain. Nessuna variazione nei dati GNSS.
Adesso l’attività parossistica è in fase calante e il fontanamento si è fermato, ma diversi cumuli di cenere sono caduti sull’autostrada A18 Messina-Catania, su Milo e su Santa Venerina e più in generale in direzione est. La ricaduta di cenere ha comportato la chiusura temporanea del settore B1 con riduzione dei voli in arrivo.