Continua senza sosta, in tutto il territorio del capoluogo etneo, l’attività di contrasto al fenomeno della detenzione e del traffico di armi clandestine, realizzato attraverso mirate attività info-investigative e servizi di controllo “su strada”. In tale contesto operativo, proprio durante una di queste operazioni di prevenzione, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Giarre hanno individuato un 48enne del luogo, ora denunciato per porto abusivo di arma, munizioni, oggetti atti a offendere e ricettazione. In particolare l’attenzione della “gazzella”, impegnata in un servizio mattutino di pattugliamento a Giarre, nei pressi di un centro commerciale su via Madonna della Liberà, è stata attirata dall’atteggiamento sospetto di un uomo che, notando la presenza dei Carabinieri, ha improvvisamente accelerato il passo, dirigendosi verso la sua auto. Un comportamento inutilmente guardingo, che non è sfuggito all’occhio attento dei militari.
Decisi a vederci chiaro, i Carabinieri si sono quindi avvicinati per identificare il soggetto, che nel frattempo era già salito nella sua vettura, visibilmente nervoso e restio a rispondere alle domande della pattuglia. Tuttavia è stato il suo continuo sguardo verso l’interno dell’auto a far scattare la perquisizione. Ed è proprio dentro il bracciolo centrale della vettura, un fuoristrada, che i militari dell’Arma, infatti, hanno scoperto una pistola Beretta calibro 9×21, perfettamente funzionante, con 2 caricatori pieni (uno da 12 colpi e l’altro da 13), una scatola contenente ulteriori 50 cartucce, e un coltello a serramanico con una lama di 10 cm. La perquisizione è poi proseguita anche presso la sua abitazione, dove, all’interno di una cassaforte, sono stati rinvenuti altri 27 proiettili dello stesso calibro della pistola e delle altre cartucce.
L’uomo, sebbene in possesso di un porto d’ armi per tiro al volo, non aveva però acquistato regolarmente l’arma che, pur avendo una regolare matricola, montava una canna con matricola abrasa. Infatti, controlli effettuati nella banca dati delle Forze di Polizia, hanno permesso di accertare che quella pistola era stata denunciata smarrita nel 2001, da un armaiolo di Mantova il quale aveva dichiarato di averla persa durante il trasporto di alcune armi da Mantova a Castiglione delle Stiviere. L’uomo è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria, mentre le armi e le munizioni sono state sequestrate per ulteriori accertamenti balistici e sono ancora in corso le indagini per comprendere come la pistola sia giunta in Sicilia.