Non ci sta il sindaco di Messina, Federico Basile, a quanto successo la notte di capodanno in diverse zone della città. Sotto inchiesta i falò accesi. Il divieto non ha fermato alcune persone che hanno voluto sfidare il servizio d’ordine, soprattutto nel rione Case Gialle dove a più riprese nel pomeriggio e in serata erano intervenuti gli uomini di Messinaservizi Bene Comune per ripulire l’are dalle cataste di legna.
“Da giorni – dice il sindaco peloritano – si è lavorato incessantemente per evitare l’accensione dei cosiddetti falò di capodanno. Solo ieri mattina sono stati raccolti nel rione Annibale o meglio conosciuto come Case Gialle, 13.500 kg di materiale legnoso, il cui solo costo di smaltimento costerà alla comunità oltre 5.000 euro.
Sono state schierate tutte le forze dell’ordine, Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia di Stato, per garantire al massimo l’ordine pubblico ed evitare episodi spiacevoli come accaduti negli anni precedenti.
Ma nonostante i grandi sforzi delle forze dell’ordine e della Messinaservizi Bene Comune, qualcuno con atteggiamento quasi di sfida nei confronti delle forze armate presenti sul luogo, ieri sera verso le 22 non solo ha dato fuoco ad una catasta di materiale legnoso, ma si è macchiato di un vile attacco, con lanci di petardi, a chi nel proprio ruolo stava svolgendo il proprio dovere”.
“La mia solidarietà – continua Basile – agli agenti della polizia municipale, alla polizia di stato ai Carabinieri e agli operatori della MSBC, che ieri con grande senso del dovere erano in prima linea. A coloro che invece pensano di poter ostacolare, con il proprio atteggiamento di sfida ed inosservanza delle regole, lo svolgimento dei servizi pubblici e la garanzia dell’ordine pubblico, sappiate che certi comportamenti non saranno più consentiti e tollerati, pertanto chiederò la convocazione di un tavolo tecnico con la Prefettura proprio per arginare atteggiamenti che ledono all’intera comunità”.