Palermo – Divieto assoluto di lavoro in Sicilia, nelle ore e nei giorni più caldi, per alcuni settori a rischio.
È questa l’ordinanza urgente firmata dal Presidente della Regione, Renato Schifani, valida con effetto immediato e prolungata fino al 31 agosto. Interessati gli addetti nei settori agricoli, florovivaistici, edili e affini che si trovano a svolgere attività fisica intensa e in prolungata esposizione al sole.
“Si tratta di un provvedimento urgente che ho assunto in piena autonomia per tutelare la salute dei lavoratori più esposti al sole in questa fase in cui la Sicilia è interessata da un’eccezionale ondata di caldo, con temperature elevate e alto tasso di umidità” – dichiara Schifani – “Per chi opera in queste condizioni in ambienti esterni i rischi sono elevatissimi: gli effetti dei colpi di calore possono anche essere letali”
Su tutto il territorio siciliano, dalle 12.30 alle 16.00, verranno sospese tutte le attività nei giorni in cui la mappa dell’Inail, pubblicata sul sito Worklimate, segnali un alto pericolo. Per garantire i servizi di pubblica utilità, saranno i datori di lavoro a dover adottare misure organizzative adeguate alla salvaguardia dei livelli minimi delle prestazioni dei servizi essenziali.
Una battaglia portata avanti da tempo dai maggiori sindacati dell’isola che, per venerdì 19 luglio, avevano programmato un sit-in a Palazzo d’Orleans per protestare contro la mancanza di adozione di misure a tutela della salute dei lavoratori. Manifestazione annullata tramite un comunicato ufficiale apparso prontamente sui canali istituzionali social.
“Schifani ci ha ascoltato, finalmente c’è lo stop alle attività in ore e giorni più caldi. Sospeso sit-in di venerdì” – commenta CGIL Sicilia – “Prendiamo atto di questo intervento e restiamo comunque vigili affinché le regole vengano rispettate”.
Sebastiano Cappuccio, Segretario Regionale della Cisl Sicilia, dichiara: “Un risultato per il quale abbiamo alacremente lavorato. Le parti sociali da tempo sollecitano questo provvedimento a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, esposti a condizioni termiche estreme e quindi registriamo positivamente il via libera a quest’ordinanza, da noi fortemente richiesta”
Infine la UIL Sicilia, sempre attraverso i propri canali social: “Adesso è necessario che venga definito il protocollo per disciplinare compiutamente la materia: resta questa per noi una questione fondamentale. Così come lo è il fatto che riparta il confronto su sicurezza e salute sul lavoro”
Il Codacons promuove l’ordinanza, definendola dettata dal buon senso, ma solleva una questione importante: la paura che venga elusa, soprattutto nelle piccole imprese, dove i datori di lavoro potrebbero minacciare eventuali dipendenti non in regola, costringendoli a lavorare ugualmente. Pena il licenziamento o il mancato pagamento dei salari.