Taormina – Giorni contati per l’ufficio periferico dell’Agenzia delle Entrate di Trappitello. Un esborso economico che il comune di Taormina non intende più pagare, dando seguito prima alla deliberazione del Consiglio Comunale dello scorso 9 dicembre e poi alla delibera di Giunta n. 2 dell’11 gennaio 2024.

L’ente taorminese recede così dal protocollo di intesa firmato sette anni fa con i comuni di Castelmola, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Malvagna, Moio Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Roccafiorita, Roccella Valdemone e Santa Domenica di Vittoria che prevedeva la compartecipazione dei costi di locazione pari ad 62.959 euro l’anno comprese le spese di gestione, a partire dal 01/04/2027.

Nel corso degli anni, si legge nella delibera di Giunta, i comuni che hanno sottoscritto il protocollo non hanno mai compartecipato alle spese di locazione e di gestione dei locali utilizzati dall’Agenzia delle Entrate, che sono state interamente sostenute dal comune di Taormina. Da qui la decisione dell’esecutivo guidato dal sindaco Cateno De Luca.

Il Comune taorminese provvederà al pagamento dell’affitto dei locali sino allo sgombero dei locali da parte dell’Agenzia delle Entrate e comunque non oltre il termine di 60 giorni assegnato all’Agenzia per il predetto incombente, con carico di rivalsa in quota parte nei confronti degli enti sottoscrittori del protocollo d’intesa.

A pagare il prezzo più alto adesso saranno i cittadini che dovranno recarsi a Messina per il disbrigo delle loro pratiche con aumento di tempo e costi per lo spostamento. Sarebbe auspicabile che tutti i comuni interessati si sedessero intorno ad un tavolo per trovare una soluzione evitando di chiudere un ufficio che funziona e giornalmente da servizi importanti ad una platea ampia di contribuenti.

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