LETOJANNI. Se n’è andato in silenzio. Senza troppo clamore. Come un uomo tutto d’un pezzo che amava la sua famiglia, sua moglie, i suoi figli, le sue adorate nipotine, sua nuora. Oggi, Pietro Bonsignore, ex dirigente tecnico del Comune di Letojanni per più di 30 anni è tornato alla casa del Padre. Il 73enne architetto letojannese è infatti deceduto, dopo una lunga e tormentata malattia, nella sua casa di via Nazionale, attorniato dall’affetto dei suoi cari, parenti e amici. Una persona umile e buona che ha servito il suo paese nel corso della sua carriera e che ha vissuto la sua vita concedendo pillole di saggezza a chi ne chiedeva. Non c’è stato il tempo per gli addii, non c’è stato il momento per un’ultima chiacchierata in giro per il paese. Pietro Bonsignore è andato via, lasciando un vuoto dentro che difficilmente sarà colmato. La sua Letojanni l’ha accolto nella sala consiliare del Comune di Letojanni, prima delle esequie che si sono svolte nella Chiese di San Giuseppe. Momenti toccanti, nel corso dei quali amici e parenti hanno voluto salutare per un’ultima volta l’architetto Bonsignore che, nonostante gli affanni della malattia, ha saputo lottare come un leone fino all’ultimo istante. Un ultimo istante in cui il sindaco Alessandro Costa, la Giunta municipale e i membri del Consiglio comunale hanno voluto tributargli un saluto particolare, vista la sua umanità e la sua capacità di stare in mezzo alla gente. Acconto a loro ci sono stati la moglie, i figli e le nipoti, oltre alla nuora Assunta che ha voluto inviare alla nostra redazione una lettera d’addio al suocero tanto amato. Di seguito pubblichiamo quanto scritto da Assunta Bolumetti:
Ad un uomo speciale che ho voluto bene come un Padre
La tua morte ci ha lasciati sorpresi. Ci speravamo ancora. Sei stato sempre un forte guerriero; ne hai passate tante e noi con te al tuo fianco; ma questa volta hai voluto depositare la tua lancia e te ne sei andato in un dolce silenzio. Là dove echeggiavano le tue voci, ora vi è il silenzio totale, tutto tace, e si è fermato nell’attimo in cui il tuo cuore ha cessato di battere. Quel tuo cuore che ha sempre espresso l’amore di un padre verso i suoi figli, non era questo il modo in cui te ne dovevi andare, ci hai lasciati così senza salutarci, senza dire niente, e con tanti dubbi su come si possa superare una perdita così grande…. impossibile!!! Ma il nostro buon Dio ha deciso che era il momento.
Avrei voluto avere la possibilità di poterti abbracciare e gridarti quanto ti volevo bene, ma questo non è stato possibile.
Ti ho voluta bene credo anche più di un figlio.
Eri e sarai il migliore, un esemplare di uomo, con le tue virtu’ e solo tanti pregi.
Ti ho conosciuto il tempo giusto per poterti confidare la mia ammirazione nei tuoi confronti, la mia venerazione per te.
Ho perso il mio papà pochi mesi fa ed ora ho perso anche te.
Mi hai dato tanto e tutto.
Quel tutto che ha fatto sì che potessimo creare le tue due splendide nipotine,
che ti amano e ameranno sempre!
Manterrò la promessa che ti ho fatto, tranquillo!
Ci occuperemo noi da oggi in avanti di Concettina e di come la chiamavi sempre tu: MOGLIEEEE!!!
Tu sei ormai un angelo benedetto che veglia su tutti noi.
Un bacio a un
Marito esemplare,
Papà esemplare,
Nonnino fantastico
Tua nuora Assunta
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