Pippo Baudo si è spento all’età di 89 anni, lasciando un vuoto incolmabile che va oltre la semplice televisione.
La notizia della sua morte ha toccato un’intera nazione, in particolare chi, cresciuto con le sue trasmissioni fin dai primi anni ’60, lo ha sempre stimato e ammirato. Per la Rai, Pippo Baudo è stato il conduttore per eccellenza, un talento purissimo che ha saputo lasciare un segno indelebile al pari di giganti come Mike Bongiorno, Corrado e Raimondo Vianello.
Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Pippo Baudo portava con sé la sua sicilianità in ogni gesto, in ogni parola. Non era solo un conduttore, ma un vero e proprio ambasciatore della sua terra. Il suo accento, la sua verve e quel modo di fare schietto e appassionato erano un ponte costante tra la Sicilia e il resto d’Italia. Ha sempre rivendicato con orgoglio le sue origini, dimostrando come la cultura e l’intelligenza siciliana potessero conquistare il grande pubblico.
Dopo gli studi classici e una laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Catania, Baudo ha scelto la strada dello spettacolo, intuendo prima di molti altri il potere della televisione. È riuscito a coniugare la sua preparazione accademica con un talento naturale per l’intrattenimento, diventando il protagonista di programmi che hanno fatto epoca: da Canzonissima a Domenica In, da Fantastico al Festival di Sanremo, che ha condotto per ben 13 edizioni, un record assoluto.
Nei suoi show ha saputo valorizzare talenti emergenti e già affermati, lanciando (e rilanciando) nomi che oggi sono pietre miliari della musica e dello spettacolo italiano, come Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia, Lorella Cuccarini e tanti altri. La sua capacità di scoprire e coltivare il talento era leggendaria, e in questo rifletteva un’altra sfumatura della sua sicilianità: la generosità e la profonda passione per la cultura, l’arte e la bellezza.
Dopo una lunga carriera che lo ha visto protagonista anche in teatro, al cinema e come autore di brani musicali, Pippo Baudo si era ritirato a vita privata. Negli ultimi tempi, sebbene le voci sulla sua salute si rincorressero, è rimasto lontano dalle telecamere, con rare apparizioni come il collegamento video a Domenica In nel settembre 2023. L’affetto del pubblico non lo ha mai abbandonato, così come quello dei suoi cari, compreso il figlio Alessandro che dall’Australia era tornato in Italia per stargli più vicino.
Con la sua scomparsa, non solo si chiude un capitolo fondamentale della storia della televisione italiana, ma si spegne anche la voce di un uomo che ha saputo portare il cuore della Sicilia in tutte le case degli italiani. Pippo Baudo non era solo un presentatore, ma un pezzo d’Italia. E la sua eredità, intrisa di sicilianità, rimarrà per sempre.