MESSINA – In ogni città esistono spazi che la volontà degli uomini o il lavorio del tempo, così come definito dallo studioso francese Pierre Nora, hanno trasformato in luoghi della memoria. Angoli in cui la storia si unisce attraverso un ponte ideale alla geografia, diventando simboli nei quali una comunità si specchia. Volente o nolente. È facilmente intuibile, quindi, quanto questi siti costituiscano un inestimabile patrimonio universale da custodire attentamente. Del resto, la loro tutela è fondamentale anche per preservare la memoria collettiva del territorio su cui insistono. Eppure, a volte, un destino ineluttabile li oscura, relegandoli nell’oblio, obnubilati da certe incomprensibili vicissitudini.
Giardini di Montalto, un connubio tra bellezza e storia

A Messina, un esempio eloquente di realtà dimenticata è incarnato dai Giardini di Montalto. Quattro livelli di un polmone verde che da anni versano in stato di abbandono e incuria, vittime di un’indifferenza che ha confinato una potenziale attrattiva turistica a una marginalità totalmente immotivata. Anche perché sono strettamente affini al Santuario da cui prendono il nome, ovvero una delle icone locali. Situato sul colle della Caperrina – il Campidoglio di Messina per via del movimento rivoluzionario del 1282 – il Santuario della Madonna di Montalto è legato a un evento tanto emblematico quanto identitario.
Si narra, infatti, che la Vergine, sotto le sembianze di una Dama Bianca, abbia deviato con le mani le frecce dei francesi e reso invisibili le cinte murarie per proteggere il popolo messinese ribellatosi all’assedio angioino durante i Vespri Siciliani. Inoltre, edificata secondo la tradizione nel perimetro tracciato dal volo di una colomba, fu la prima struttura religiosa a essere ricostruita a seguito del devastante terremoto del 1908. Una serie di testimonianze, queste, che avvolgono la zona di una rilevanza notevole.
Firmata la convenzione per la riapertura. L’obiettivo è il rilancio

Tuttavia, sembrerebbe che all’orizzonte stia per arrivare una nuova primavera per i Giardini di Montalto. Nel corso di un incontro svoltosi nella mattinata di martedì 4 febbraio, si è proceduto alla firma della convenzione, approvata tramite il provvedimento della giunta comunale n. 702 del 31 dicembre 2024, tra il Comune di Messina e la parrocchia di Santa Maria di Montalto, che ne prevede la riapertura dopo la chiusura avvenuta nel novembre 2018. Attualmente, però, per garantire la sicurezza l’accesso è limitato esclusivamente alla domenica.
L’obiettivo rimane comunque adibire il parco circostante a punto di aggregazione, in modo da far vivere l’area non soltanto come luogo di culto. Considerata la straordinaria posizione panoramica di cui gode, infatti, il complesso nella sua interezza è apprezzabile sia dagli abitanti che dai turisti. Un’occasione, insomma, per chiunque voglia ammirare le meraviglie paesaggistiche di una Messina che vuole stupirsi di piacere. Un accordo, dunque, che si inserisce nel quadro delle attività con le quali l’esecutivo di Palazzo Zanca sta tentando di recuperare e riconsegnare alla fruizione della collettività beni urbani altrimenti avviati al degrado.
Basile: “Un luogo simbolo ora a disposizione di tutti”
Alla cerimonia hanno presenziato l’assessore al Patrimonio Roberto Cicala, il parroco della Chiesa di Montalto, padre Lorenzo Campagna, e alcuni esponenti della stampa. Oltre ovviamente al sindaco di Messina Federico Basile. Lo stesso primo cittadino ha espresso la propria soddisfazione in un post su Facebook.
“Questo luogo unico, ricco di storia e bellezza, sarà a disposizione della cittadinanza, per essere vissuto e amato da tutti i messinesi. La riapertura rappresenta non solo un momento di grande valore culturale e spirituale, ma anche un impegno concreto per restituire alle nuove generazioni un luogo simbolo della nostra identità.”
(fonte: comunicato stampa)