Messina – La nomina di Carla Grillo a presidente di ATM segna un nuovo capitolo nella storia dell’azienda di trasporti messinese. Una nomina che, come anticipato, è avvenuta a seguito di una cena conviviale, definita dallo stesso Cateno De Luca “patto degli spaghetti”. Un’immagine che ha scatenato dibattiti e polemiche, ma che testimonia l’importanza che la politica attribuisce a questa azienda strategica per la città.
Il leader di Sud chiama Nord ha più volte sottolineato il “miracolo” compiuto in pochi anni nell’azienda di trasporti, passando da un debito di 83 milioni di euro a un capitale sociale positivo. Un risanamento che, secondo De Luca, è stato possibile grazie alla competenza e alla dedizione della squadra guidata da Giuseppe Campagna, ora direttore generale della Città metropolitana.
Tuttavia, questa narrazione non convince tutti. Il Partito Democratico, in particolare, contesta la versione ufficiale, sostenendo che il risanamento di ATM sia stato ottenuto attraverso la creazione di una nuova azienda, lasciando la vecchia società con i suoi debiti. Secondo i dem, si tratterebbe di una operazione contabile più che di un vero e proprio risanamento.
A sostegno delle tesi di De Luca, c’è l’approvazione del Piano di riequilibrio di ATM da parte della Corte dei Conti. Questo documento attesta la sostenibilità economica dell’azienda e la correttezza delle operazioni contabili effettuate. Inoltre, l’Azienda trasporti messinese ha dimostrato come le capacità amministrative hanno portato ad avere una flotta di oltre 150 bus ed un bilancio virtuoso.
La nuova presidente di ATM, Carla Grillo, dovrà affrontare sfide importanti. Tra queste, il completamento del processo di rinnovamento del parco autobus, l’ottimizzazione delle linee e l’integrazione con gli altri sistemi di trasporto pubblico.