MESSINA – L’Assemblea no ponte ha promosso un corteo a Messina con lo slogan “Vogliamo l’acqua, non la guerra”, partito stasera da Piazza Cairoli alle 18:00. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerosi manifestanti, mira a ribadire la ferma opposizione alla costruzione del ponte sullo Stretto. L’evento assume un significato particolare, svolgendosi a pochi giorni di distanza dal via libera del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo) al progetto definitivo dell’opera.
I promotori della protesta sollevano diverse criticità. Oltre a denunciare l’insostenibilità dal punto di vista normativo, ambientale, tecnico e finanziario, l’Assemblea no ponte sottolinea la possibile natura strategica e militare dell’infrastruttura. Inoltre, i manifestanti contestano l’accelerazione dei lavori in un contesto in cui la Sicilia continua a fare i conti con problemi cruciali e irrisolti, come la grave carenza idrica. Essi denunciano quelle che definiscono “forzature politiche” che avrebbero ignorato le reali necessità del territorio a favore di un’opera faraonica.
D’altro canto, i sostenitori del ponte ribadiscono che l’infrastruttura rappresenterebbe un investimento cruciale per lo sviluppo economico e sociale non solo della Sicilia e della Calabria, ma dell’intero Paese. Secondo i promotori del “Sì”, il ponte permetterebbe una migliore connettività e l’integrazione della Sicilia nelle reti di trasporto europee, riducendo i tempi di percorrenza e stimolando il turismo e il commercio.
Essi sostengono inoltre che l’opera porterebbe alla creazione di migliaia di posti di lavoro, sia durante la fase di costruzione sia nella gestione successiva, e che le moderne tecnologie di progettazione garantirebbero la massima sicurezza antisismica, dissipando i timori legati alla sismicità dell’area. Infine, i sostenitori vedono nel ponte un simbolo di progresso e un segnale forte della volontà di colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud Italia, integrando pienamente la Sicilia nel tessuto produttivo nazionale ed europeo.