Messina – La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta per fare piena luce sulla tragica morte di Antonio Di Stefano, l’operaio di 58 anni di Pagliara deceduto domenica scorsa dopo mesi di agonia. Il sostituto procuratore Alice Parialò ha avviato un fascicolo per omicidio colposo nel tentativo di accertare eventuali responsabilità in quello che si configura come l’ennesimo incidente fatale sul lavoro nel Messinese.
L’incidente era avvenuto in via Sant’Antonio, in un cantiere privato per la costruzione di un complesso sportivo. L’uomo, originario di Pagliara, era giunto con una betoniera per una fornitura di calcestruzzo. L’infortunio si sarebbe verificato intorno alle 8 del mattino, quando l’operaio è scivolato da una scaletta in ferro sul retro del mezzo, cadendo a terra e battendo violentemente la testa.
Immediatamente soccorso, l’uomo era stato trasportato d’urgenza al Policlinico, dove era stato ricoverato con prognosi riservata e sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico. Successivamente, era stato trasferito all’ospedale Piemonte, dove le sue condizioni sono peggiorate fino al tragico epilogo di domenica, quando è stato spostato in Rianimazione, dove è poi deceduto.
Dopo l’incidente, lo scorso aprile, i Carabinieri di Santa Teresa di Riva, guidati dal luogotenente Maurizio Zinna, avevano posto sotto sequestro sia il cantiere che l’autobetoniera per le opportune verifiche. L’inchiesta della Procura dovrà ora stabilire se le condizioni di sicurezza nel cantiere fossero adeguate e se siano state rispettate tutte le normative per prevenire incidenti come quello che ha portato alla morte di Antonio Di Stefano.