Il caso giudiziario relativo all’omicidio dell’ex poliziotto Giuseppe Catania da parte di Gaetano Antonio Nucifora si apre con il rinvio a giudizio di quest’ultimo. L’udienza preliminare, presieduta dal giudice Salvatore Pugliese, ha accolto la richiesta della Procura di Messina, rappresentata da Roberta La Speme e Vito Di Giorgio, disponendo il processo per omicidio aggravato. Il dibattimento inizierà l’11 settembre davanti alla Corte d’assise di Messina.

Le accuse contro Nucifora includono l’omicidio premeditato e per motivi abbietti e futili, aggravanti che precludono il ricorso al rito abbreviato, che avrebbe comportato una riduzione della pena. Nucifora, difeso dagli avvocati Giovanni Starrantino ed Emilia Cerchiara, è attualmente detenuto e presente all’udienza. I suoi legali intendono riproporre la richiesta di rito abbreviato nel caso in cui le aggravanti cadano durante il processo.

L’omicidio è avvenuto il 2 ottobre sul lungomare di Furci Siculo, dove Catania è stato colpito da cinque colpi di fucile sparati da Nucifora. Il movente, di natura passionale, è emerso dalle confessioni di Nucifora, il quale ha dichiarato di aver agito dopo aver scoperto la relazione extraconiugale tra sua moglie e la vittima. Dopo il delitto, Nucifora si è consegnato ai Carabinieri, confessando l’omicidio e descrivendo le circostanze e le motivazioni del suo gesto.

Le parti civili nel processo includono la moglie, i figli e le sorelle della vittima, tutti coinvolti nel procedimento per ottenere giustizia per la morte di Giuseppe Catania.

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