PALERMO – In un contesto storico in cui le diseguaglianze sociali rischiano di esacerbarsi, ponendo in condizioni di estremo disagio una fetta di popolazione purtroppo in aumento, il mondo del volontariato continua a rappresentare un avamposto a difesa delle classi più vulnerabili. Da sempre argine contro povertà e abbandono, il terzo settore si è fatto carico di emergenze solitamente gestite dalle istituzioni. Dai banchi alimentari alle attività educative per i giovani, dai servizi di assistenza alle persone con disabilità alla tutela dell’ambiente, le realtà solidali rispondono con ogni loro forza all’allarmante progredire di una sperequazione generale che minaccia di non arrestarsi.
Costruire il futuro attraverso il volontariato e l’inclusione

Dal 2022, con il patrocinio di ANCI e il partenariato di Forum Nazionale del Terzo Settore e Caritas Italiana, il CSVnet conferisce il titolo di ‘Capitale Italiana del Volontariato’ alla città che meglio ha saputo valorizzare il complesso delle attività che le organizzazioni non profit conducono giorno dopo giorno. Ma l’obiettivo di tale iniziativa è anche incentivare e rinsaldare la cultura del coinvolgimento civico. Raccogliendo il testimone da Trento, per il 2025 il riconoscimento è stato assegnato a Palermo, perché, si spiega nelle motivazioni, “ha messo in risalto il contributo di volontari, associazioni e amministrazioni locali nella costruzione del bene comune.”
Tradizionalmente noto per la sua accoglienza e vocazione altruistica, il capoluogo siciliano avvierà, durante il periodo di designazione, spazi condivisi per ideare, sviluppare e sperimentare percorsi di rigenerazione che afferiscano all’intera collettività. È tuttavia evidente come la finalità ultima di questi progetti sia diffondere, a tutti i livelli della comunità, un messaggio destinato a perdurare nel tempo. Palermo necessita di una trasformazione, realizzabile tramite l’impegno consapevole di chiunque la viva e la abiti.
Un incontro di valori: la cerimonia al Teatro Politeama Garibaldi

La cerimonia di insediamento di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025 si è svolta nella mattinata di lunedì 24 marzo presso un Teatro Politeama Garibaldi gremito da oltre 800 persone. Arricchito da diversi passaggi simbolici, tra interventi ufficiali, esibizioni musicali e prolusioni, l’evento si è inserito nell’ambito di ‘Tricolore Vivo 2025’, il concorso che promuove i valori della Costituzione e dell’unità nazionale. Un’occasione per rimarcare anche il forte legame tra sostegno reciproco, democrazia e principi costituzionali.
Alla giornata inaugurale, insieme al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, hanno partecipato vari esponenti. Tra gli ospiti figuravano infatti Giorgio Casagranda, presidente di CSV Trentino e consigliere di CSVnet, Giuditta Petrillo, presidente CeSVoP, Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nuccia Albano, assessora della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione Siciliana.
Il terzo settore a Palermo, numeri e ruolo sul territorio
A quantificare l’incidenza dei palermitani nel volontariato sono i dati riportati dal RUNTS. Stando a quanto emerge dal Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, al 30 novembre 2024, sul territorio panormita risultano operativi 2.434 enti no-profit, su un totale di 9.770 in Sicilia. In particolare, nella provincia di Palermo si rilevano 537 organizzazioni di volontariato, 800 associazioni di promozione sociale, 816 imprese sociali e 272 altri enti del terzo settore. Nel capoluogo, invece, se ne contano rispettivamente 277, 482, 457 e 192. Un patrimonio umano stimato intorno alla significativa cifra di 27.000 attivisti. Un numero che naturalmente non comprende i gruppi e le manifestazioni spontanee di solidarietà, ma che costituisce comunque una risorsa fondamentale per il tessuto sociale.
La soddisfazione delle istituzioni: le parole di Lagalla e Pennino

Lagalla: “Palermo capitale autentica di solidarietà e impegno sociale”
“Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025 arriva in un momento in cui la città sta compiendo ogni sforzo per recuperare elementi di attrattività complessiva. Tra questi, vi è certamente anche la solidarietà. Palermo è una capitale autentica di progetti che pongono al centro la questione sociale e la sussidiarietà come metodo di azione quotidiana tra le istituzioni pubbliche e i soggetti accreditati del terzo settore. Ed è grazie alla collaborazione con realtà come il CeSVoP, la Caritas diocesana e il Forum Terzo Settore Sicilia che l’ente pubblico può essere incisivo. Un rapporto che si traduce in iniziative concrete a supporto delle categorie in difficoltà.”
“Pertanto, il mio pensiero e il mio ringraziamento vanno a tutti quei volontari che, silenziosamente, portano avanti un programma virtuoso di sostegno ai più deboli. Si tratta, dunque, di un apprezzamento per questo grande cuore, per le articolazioni dell’associazionismo e del volontariato. Ma, al contempo, è una soddisfazione per la stessa amministrazione comunale. Rivolgo quindi un attestato di stima all’assessorato alle Politiche sociali per lo straordinario lavoro che sta svolgendo.”
Pennino: “Volontariato e terzo settore, un valore aggiunto per Palermo”
“Il sistema del volontariato e del terzo settore a Palermo, per merito dell’impegno dell’amministrazione Lagalla rappresenta un valore aggiunto per la nostra città. Quotidianamente operiamo in sinergia con chi è presente sul territorio, dialogando e costruendo azioni concrete per i cittadini. Il riconoscimento di Palermo come Capitale del Volontariato ci offrirà l’opportunità di consolidare la rete dei volontari. Potremo così potenziare l’aiuto a coloro che sono a fianco di chi ha più bisogno.”
(fonte: comunicato stampa)