PALERMO. Oltre trecentocinquanta opere censite per un racconto che si snoda attraverso cinquecentosessantaquattro pagine con gli interventi di due storici dell’arte, i curatori Sergio Troisi e Alessandro Pinto, che attraversano il Novecento e questo primo ventennio del Duemila attraverso autori, movimenti artistici, correnti pittoriche di ieri e di oggi.
Si presenta come un volume enciclopedico il catalogo della mostra “Pinakothek’a. Da Cagnaccio a Guttuso da Christo e Jeanne-Claude ad Arienti” che, edito da Kalòs, sarà presentato domani 18 luglio a Palermo (ore 18), nelle sale della Fondazione Sant’Elia dove fino a domenica 20 luglio sarà ancora visitabile.
Un lavoro poderoso che, dovendo tener conto delle centinaia di autori – storicizzati e contemporanei – presenti nella monumentale collezione Elenk’art della famiglia Galvagno, ha visto per mesi al lavoro una squadra interdisciplinare composta da numerosi professionisti nel campo dell’editoria e della comunicazione, in costante contatto con archivi italiani e stranieri.
Il catalogo sarà presentato alla stampa e al pubblico alla presenza di Roberto Lagalla (Sindaco della Città Metropolitana di Palermo e Presidente della Fondazione Sant’Elia), di Antonio Ticali (Soprintendente della Fondazione), del collezionista Francesco Galvagno e dei curatori Sergio Troisi e Alessandro Pinto.
“Pinakothek’a – scrive il sindaco Lagalla – ha il merito di aver rilanciato Palermo come città d’arte, come nuovo punto di riferimento nel panorama internazionale, attirando numerosi visitatori provenienti da tutto il mondo. Questo si coniuga con il più ampio progetto che questa Amministrazione sta portando avanti per promuovere il patrimonio culturale cittadino, di inestimabile valore artistico e storico, che merita di essere reso noto e raccontato in modo innovativo, anche attraverso iniziative attrattive e di pregio come questa, capaci di innescare importanti flussi turistici nel nostro territorio. Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa esposizione e, in particolare, un grazie a Francesco Galvagno per la generosità dimostrata nel voler mettere a disposizione del più vasto pubblico la sua ricca e interessante collezione di opere d’arte”.
Una collezione privata che, sottolinea il Soprintendente Ticali, è “inusuale per ampiezza di orizzonti ed è annoverata tra le più importanti d’Italia (…) e dove spiccano in particolare alcuni nomi assoluti della storia dell’arte degli ultimi due secoli”.
Di un percorso intrapreso con la compagna della vita, la moglie Silvia Mercurio, parla lo stesso Galvagno, che dice: “Questa mostra – commenta Francesco Galvano, presidente di Elenka – è la prima emersione pubblica di un percorso privato che io e Silvia abbiamo iniziato anni fa, e che oggi conta oltre quattrocento opere. Il titolo – Pinakothek’a –, con quell’apostrofo che simbolicamente unisce l’universo dell’impresa a quello dell’arte, racconta l’identità ibrida e vitale della nostra collezione: non un archivio ordinato secondo criteri museali, ma un insieme pulsante di visioni, affinità, dissonanze e scoperte”. Visite dal martedì alla domenica, ore 9-20 (ultimo ingresso ore 19).
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