Ieri pomeriggio, in occasione della conferenza stampa a Palazzo Alessi a Paternò, il primo cittadino Nino Naso ha ribadito la sua estraneità ai fatti che lo vedono coinvolto nell’operazione Athena. Durante l’incontro ha anche detto come voglia proseguire il cammino rinnovato due anni fa con la seconda elezione consecutiva a sindaco con la sua giunta comunale e con il suo consiglio.
Allo stesso si è rivolto al Prefetto di Catania, in quanto alla prossima udienza in Tribunale vorrà che venga mostrata la verità che testimoni come il reato del quale è accusato, ovvero scambio elettorale politico-mafioso, non gli sia affatto addebitato.
Tramite l’ufficio stampa del Mpa Naso ha detto: “Qualsiasi decisione l’ho presa sempre ascoltando la città. Non mi nascondo. Ho invitato tutti i consiglieri comunali, opposizione e maggioranza perché tutti siamo a servizio della città. In questo momento particolare ho sentito il calore e ho deciso di metterci la faccia come ho sempre fatto. Perché vivo la mia città e non la rinnegherò mai. Il valore della libertà è incommensurabile, ma ancora più grande è il valore della verità. Vogliamo la verità. La gente di Paternò, alle ultime elezioni, ha fatto una scelta: un uomo del popolo, sempre a servizio della comunità per una scelta naturale. In tutte le azioni deve trionfare la verità, quella verità che è stata piegata da interessi politici di bassa lega. Ora si vuole speculare su tutto e troppe speculazioni ci sono state intorno a questa vicenda. Possiamo aprire il comune sotto e sopra, ma vogliamo la verità. Vengano a controllare i conti in banca del sindaco. C’è una verità che viene violata ogni giorno da divulgatori di falsità. Divulgatori che rappresentano la vergogna della nostra città. Non ho mai approfittato delle vicende giudiziarie altrui, perché la politica fa il suo corso e la magistratura fa il suo corso. Chi non ha niente da dire e fa sciacallaggio, è povero dentro. A dispetto di tante volgari menzogne, che si sono dette e lette, spero che la verità, che al momento per me è più importante della libertà, possa e debba trionfare nella città di Paternò. Si deve vergognare chi sta cercando di speculare e gettare fango. Noi continueremo a fare le tante cose che stiamo facendo. Si controllino i sette anni da Sindaco. Atto per atto. Nessuna collusione, tolleranza o accondiscendenza con la mafia. Si passi al setaccio il mio operato”.