MESSINA – Un passo decisivo verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è stato compiuto con l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). La delibera, che segue la firma dell’atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink, guidato da Webuild, ha un valore di 10,6 miliardi di euro.
Secondo il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, questa non è solo la conclusione di un lungo percorso, ma l’inizio di una nuova era. “Non è un punto di arrivo ma di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante”, ha dichiarato Salvini. L’approvazione è stata definita un’emozione, soprattutto perché per la prima volta si è arrivati all’approvazione del progetto definitivo con la copertura economica garantita.
L’opera, che con i suoi 3.300 metri di campata unica sarà il ponte sospeso più lungo al mondo, è vista come un “acceleratore di sviluppo” per il Sud Italia. Si prevede che il collegamento rivoluzionerà la mobilità tra la Sicilia e il resto della penisola, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza. Attualmente, i treni impiegano tra i 120 e i 180 minuti per l’attraversamento; con il ponte, il tempo scenderà a soli 15 minuti, garantendo un risparmio di oltre due ore e mezza. Sarà anche introdotta una “metropolitana dello Stretto”, con tre fermate sul fronte messinese per servire pendolari e turisti.
Webuild ha ribadito che il Ponte sarà una “vetrina dell’ingegneria di eccellenza nel mondo e dell’industria italiana”. Con una campata un chilometro più lunga rispetto all’attuale detentore del record, il Çanakkale Bridge in Turchia, l’infrastruttura è destinata a diventare un simbolo globale delle capacità ingegneristiche italiane.
Matteo Salvini ha anche sottolineato l’impegno del governo nel prevenire le infiltrazioni mafiose. Per un’opera da 13,5 miliardi di euro, la sicurezza è considerata una “ragion d’essere”. Saranno adottati protocolli speciali, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, simili a quelli usati per Expo e le Olimpiadi, per rendere “impermeabile” l’intera filiera. “Se si dovesse non fare il ponte perché ci sono mafia e ‘ndrangheta, allora non facciamo più niente”, ha affermato Salvini, ribadendo la determinazione a procedere.
L’obiettivo, dopo il via libera della Corte dei Conti, è avviare i cantieri entro la fine di settembre o inizio ottobre.
Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha accolto l’approvazione con grande entusiasmo, definendola una “svolta storica”. Per Schifani, il Ponte è un’opera strategica attesa da decenni, capace di “rivoluzionare il futuro della Sicilia e del Mezzogiorno”.
Ha anche ricordato l’importanza del progetto per Forza Italia e per l’ex Premier Silvio Berlusconi, che lo aveva sognato e sostenuto. La Sicilia, ha concluso Schifani, “non può più permettersi l’isolamento infrastrutturale”. Il Presidente ha garantito che la Regione farà la sua parte con responsabilità, affinché il progetto proceda nel rispetto del territorio e delle comunità locali. “Il Ponte sullo Stretto non è più solo una visione: oggi è un obiettivo concreto”, ha concluso.