MESSINA – Parafrasando uno dei suoi capolavori, mentre ne aspettava il ritorno, Messina ha messo in ordine il PalaRescifina per ospitare i due attesissimi concerti di Renato Zero, tappe dell’ultima tournée “Autoritratto”, previsti per il 6 e 7 novembre. Entrambe sold-out, le date hanno fatto accorrere migliaia di “sorcini” ad abbracciare l’artista romano. Per l’occasione, uno dei principali impianti cittadini ha nuovamente cambiato look, proprio come ha sempre fatto l’iconico cantautore, trasformandosi da teatro di manifestazioni sportive a tempio della musica. Una metamorfosi che, però, ha costretto chi abitualmente fruisce della struttura a traslocare, seppur temporaneamente.

Renato Zero in concerto (credits: Renato Zero)

Infatti, subito dopo la conclusione della gara di pallavolo tra Akademia Sant’Anna e la CBF Balducci HR Macerata, la società presieduta da Fabrizio Costantino ha dovuto consegnare il palazzetto di Via degli Agrumi agli organizzatori dello spettacolo musicale. Per proseguire con la preparazione in vista della prossima partita di campionato, che si disputerà al PalaManera contro la Lpm Bam Mondovì, i vertici giallorossi hanno fatto sapere di aver trasferito la sede degli allenamenti della prima squadra presso il Polivalente della Cittadella Universitaria. L’annuncio è giunto tramite un comunicato stampa diffuso martedì 5 novembre, che informa anche in merito allo spostamento fino a venerdì 8 novembre.

Nella dichiarazione si ringraziano la magnifica rettrice dell’Università di Messina, professoressa Giovanna Spatari, il presidente dell’UniMe Franco De Francesco, l’assessore ai grandi eventi e alle attività produttive Massimo Finocchiaro, l’esperto comunale allo sport Francesco Giorgio e il sindaco di Messina Federico Basile per lo spirito di collaborazione dimostrato, la sensibilità verso la causa del club e la rapidità nell’individuare un’opzione condivisa. Tuttavia, per i più attenti, non sfuggirà che questa notizia richiama una recente vicenda afferente alla gestione del PalaRescifina e agli impegni di Akademia Sant’Anna.

Tutti i passaggi chiave del caso

Giocatori AISM al biliardino (credits: AISM Messina)

Il caso è emerso alla vigilia della trasferta di Akademia Sant’Anna a Castelfranco di Sotto, in cui le SuperGirls avrebbero affrontato con successo (1-3) la FGL-Zuma Castelfranco Pisa, quando la selezione siciliana si è ritrovata senza un luogo idoneo dove esercitarsi. Il PalaRescifina, infatti, dopo la sessione pomeridiana del 23 ottobre, è stato liberato per poter allestire gli appuntamenti della Coppa Italia e del Campionato Italiano Assoluto di calciobalilla paralimpico, indetti dalla Federazione Paralimpica Italiana di Calcio Balilla (FPICB).

Organizzate dalla Mediterranea Eventi ASD, con la compartecipazione del Comune di Messina, le sfide si sono svolte dal 25 al 27 ottobre. I dirigenti peloritani, insieme ad alcuni volontari, hanno quindi provveduto allo smontaggio di una sezione del campo di gioco e alla predisposizione di pannelli per la copertura e protezione del taraflex.

La criticità della disponibilità degli impianti. Il punto di vista di Akademia Sant’Anna

Secondo una nota ufficiale di Akademia Sant’Anna, diramata giovedì 24 ottobre, la criticità avrebbe riguardato la difficoltà di reperire tempestivamente un sito alternativo valido. Da quanto si è appreso, dopo numerosi colloqui tra le parti, l’amministrazione comunale ha concesso la palestra dell’Istituto Verona Trento. Tuttavia, la proposta non sarebbe stata ritenuta consona per via delle caratteristiche strutturali e della disponibilità limitata rispetto alle effettive necessità. La società si sarebbe dunque attivata autonomamente per cercare soluzioni più adatte.

Ciò che il sodalizio guidato dal presidente Costantino ha comunque rivendicato è che, per quanto legittimo, l’utilizzo del palazzetto non dovrebbe in alcun modo pregiudicare la stagione agonistica di qualsiasi realtà. Tanto meno se questa è coinvolta in una competizione nazionale di seconda divisione, che implica un significativo investimento di risorse umane e finanziarie. Perché le ambizioni hanno un costo, così come la riqualificazione di un territorio.

Il Messina Volley smentisce decisioni autonome: la competenza è del Comune

Una controversia che sarebbe stata risolta grazie a un gesto di fair play da parte di Mario Rizzo. Il numero uno del Messina Volley avrebbe rinunciato alle sedute di allenamento della sua squadra, programmate per il pomeriggio del 24 e 25 ottobre, per consentire allo staff e alle atlete di coach Fabio Bonafede di usufruire della Palestra Annessa. Eppure, in questo mare magnum di complicazioni logistiche, il condizionale è d’obbligo.

Infatti, a precisare che tale esito non sia stato della volontà delle due società pallavolistiche, è arrivata una secca smentita dall’ufficio stampa del Messina Volley. In essa si specifica, testualmente, che “l’assegnazione dei turni e degli spazi di un impianto sportivo comunale è di esclusiva pertinenza del Comune di Messina. Pertanto il nostro sodalizio non può delegare a nessuno turni o spazi negli impianti sportivi.”

Finocchiaro: “Sono stupito. Ho sempre agito nell’interesse dello sport”

Il concetto è stato successivamente ribadito in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook anche da Massimo Finocchiaro. L’assessore ai grandi eventi e alle attività produttive ha inoltre espresso stupore e disappunto per il tono polemico mostrato da Akademia Sant’Anna. Il messaggio sottolinea come l’attuale giunta e quella precedente si siano adoperate per rispettare gli standard sportivi richiesti dalle federazioni, agendo nell’interesse dello sport. Finocchiaro ha infine terminato ricordando che la società era a conoscenza da oltre un mese dello svolgimento dei tornei di calciobalilla paralimpico.

Conciliare ogni esigenza è una sfida da vincere

Le SuperGirls in azione al PalaRescifina (credits: Akademia Sant’Anna)

Sembrerebbe quindi che la situazione si sia chiarita. Questo è l’auspicio dei messinesi, considerando la rilevanza del PalaRescifina per la valorizzazione economica, culturale e sociale non solo della comunità locale, ma dell’intero comprensorio. L’apparente inconciliabilità tra i bisogni di una collettività e le esigenze di un team sportivo che concorre in categorie di alto livello – e conseguentemente porta lustro alla popolazione che rappresenta – ne lede il tessuto e l’immagine.

Tenuto conto, inoltre, che in un Paese come l’Italia, non a caso definito dei “mille campanili” per il forte senso di appartenenza al luogo d’origine, lo sport non è solamente un veicolo di crescita, ma costituisce anche motivo di orgoglio. Non esiste comunità, da Nord a Sud, che non si riconosca sotto la propria bandiera. Dedicare il massimo sacrificio possibile è quindi un impegno concreto per ciascuna associazione sportiva presente sul territorio. Lo stesso vale per le istituzioni, incaricate di garantire strutture adeguate per chiunque pratichi attività fisica. Messina, naturalmente, non fa eccezione, e non può permettersi di convivere con un problema atavico.

(fonte: comunicato stampa)

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