I lavori di ristrutturazione di un’abitazione possono essere molto impegnativi, e non si sta parlando solamente dell’aspetto finanziario. Oltre ai permessi, alle questioni burocratiche e a quelle fiscali, c’è da preoccuparsi di tantissime altre cose e, tra queste, c’è l’andamento dei lavori e il rapporto con l’impresa ingaggiata.
Per fare in modo che tutto vada come previsto, bisogna prendere buone decisioni a monte e, quindi, ingaggiare un’impresa di ristrutturazione casa Catania che abbia i requisiti giusti in base al tipo di lavori da eseguire. In queste situazioni il miglior modo per procedere è quello di non decidere in fretta, ma darsi il tempo di valutare pro e contro di più proposte.
I documenti essenziali per avviare un progetto di ristrutturazione variano in base alla natura dei lavori. Per interventi su elementi strutturali o cambio di destinazione d’uso, per esempio, è necessaria una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o un permesso di costruire.
La redazione del progetto e dei calcoli strutturali da depositare presso l’Ufficio del Genio Civile, invece, spetta alle competenze di un ingegnere qualificato. Prima di iniziare i lavori bisogna presentare la relazione tecnica (ex legge 10) presso il Comune per accedere agli incentivi fiscali, come l’ecobonus e il superbonus.
Gli unici abilitati a redigere questo documento sono ingegneri, architetti, geometri e periti edili.
Ogni impresa edile si affida a fornitori, materiali e macchinari che, in un certo senso, dettano il modus operandi e il tipo di qualità offerto. Per chi non se ne intende, chiaramente, marchi, metodi e stili di lavoro potrebbero risultare concetti ostici; ciò nonostante esistono professionisti disposti a spiegare procedure e processi in modo semplificato, nonché a mostrare in piena trasparenza tutte le referenze dell’impresa.
Quanto alle tempistiche, invece, è sempre bene prendere in considerazione solamente le imprese che stabiliscono tempistiche realistiche. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, i lavori tendono a prolungarsi inutilmente nel tempo, il che può rilevarsi parecchio snervante. Meglio optare per chi mostra con trasparenza le tempistiche che accettare proposte irrealistiche, anche se allettanti.
La fase di ristrutturazione può essere agevolata da una serie di detrazioni, incentivi e benefici fiscali che le stesse imprese conoscono e consigliano di sfruttare. In particolare il prossimo anno saranno probabilmente riconfermati una serie di bonus edilizi, tra cui il superbonus con un’aliquota al 70%, l’ecobonus dal 50% al 75%, il sismabonus dal 70% all’85%, il bonus ristrutturazioni al 50%, il bonus mobili al 50% (ma con un tetto di spesa ridotto a 5mila euro) e il bonus verde al 36%.
C’è da sottolineare che questi incentivi sono soggetti a cambiamenti, soprattutto perché tra la fine dell’anno corrente e l’inizio del successivo il Governo è solito emanare la nuova Legge di Bilancio. In questi mesi, quindi, potrebbero essere operate delle ottimizzazioni, cioè delle formule standardizzate con cui accedere ai bonus in modo più diretto e mirato. Per questo si attendono le novità previste per febbraio 2024, quando il Governo comunicherà il modo in cui saranno disposti i bonus edilizi per chi decide di migliorare l’efficienza energetica o ristrutturare un’abitazione.
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