Savoca – Crisi aperta nel Consiglio Comunale. La Consigliera Cristina Sterrantino ha annunciato nell’ultima seduta del civico consesso la sua uscita dal gruppo di maggioranza “Vivi Savoca”, dichiarando la propria indipendenza. Una decisione, ha spiegato Sterrantino in aula, che non è frutto di impulsività, ma di una «valutazione attenta e sofferta» maturata a seguito di varie richieste di accesso agli atti accolte solo parzialmente, ciò ha fatto emergere dubbi sulla trasparenza amministrativa, in particolare sull’iter di adozione del nuovo Piano Regolatore Generale (PRG).
La consigliera indipendente non ha usato mezzi termini nel denunciare un quadro, a suo avviso, preoccupante, da una generale mancanza di chiarezza nell’accesso agli atti, sia per i consiglieri comunali sia per i cittadini.
Il cuore della controversia risiede nella gestione del fascicolo relativo alle osservazioni dei cittadini al PRG e alle successive controdeduzioni curate dall’Architetto incaricato, Gaetano Scarcella.
“La trasparenza in questo percorso, a mio avviso, non c’è stata”, ha tuonato Sterrantino. Il fascicolo delle osservazioni e controdeduzioni, secondo la dichiarazione, non sarebbe mai stato pubblicato sul sito istituzionale, precludendo l’accesso pubblico a un atto fondamentale della vita amministrativa. La documentazione in oggetto risulta infatti pubblicata sul sito istituzionale del comune di Savoca solo in data 5 dicembre 2025, a distanza di circa sei anni dall’adozione del piano e solo a seguito delle varie richieste di accesso agli atti presentate.
Molto grave,secondo la consigliera, sarebbe stato il trattamento riservato a lei, in qualità di rappresentante istituzionale. A fronte di richieste formali di accesso agli atti, Sterrantino riferisce di aver ricevuto “soltanto la possibilità di prendere visione, previo appuntamento con l’Ufficio Tecnico”, e il rilascio di documentazione parziale.
“Mi è stata rilasciata solo la premessa del progettista, omettendo però tutto il fascicolo delle osservazioni e giustificando tale omissione con la tutela della privacy dei cittadini, in contrasto con il mio ruolo di consigliere comunale.”
Sterrantino ha puntato il dito anche sul Responsabile dell’Ufficio Tecnico, il quale avrebbe motivato i dinieghi verbali all’accesso dichiarando che l’iter non era ancora concluso. Una motivazione smentita, secondo la neo-indipendente, dalle tempistiche ufficiali.
“Risulta chiaramente che già poche ore dopo il mio incontro con l’ufficio tecnico avvenuto l’1-12-2025, l’Istruttoria del Piano Regolatore Generale era pronta”, dice Sterrantino. “Questo dimostra chiaramente che la documentazione non mi è stata consegnata nonostante fosse già completa, negandomi un diritto che mi spetta in qualità di consigliere”.
La consigliera ha inoltre rivelato di essere stata oggetto di dubbi infondati e offensivi sollevati in aula riguardo la sua compatibilità o incompatibilità al PRG, semplicemente per aver chiesto chiarimenti sull’iter.
Per confutare tali accuse, Sterrantino ha richiesto copia del verbale di adozione del PRG del 27 giugno 2019, dal quale si evincerebbe che ben 9 consiglieri su 12 rilasciarono una dichiarazione di incompatibilità, senza che venissero però inserite nel verbale, ritirato dalla stessa le dichiarazioni complete o i nomi dei dichiaranti. “Questo dato – spiega la consigliere – evidenzia l’infondatezza dei dubbi sollevati nei miei confronti, che appaiono più come un tentativo di delegittimare chi pone domande e non chi eventualmente infrange le regole”.
Sterrantino ha inoltre spiegato che in una riunione non ufficiale le sarebbe stato comunicato che le osservazioni erano state “direttamente integrate al piano e inviate al Dipartimento Regionale”, una procedura che non rispecchierebbe l’iter normativo.
Inoltre, consultando il portale di Valutazione Ambientale (VAS), emerge che l’Assessorato Regionale avrebbe più volte sollecitato il Comune a integrare la documentazione mancante, in particolare le osservazioni e controdeduzioni. Il Comune avrebbe risposto che “le osservazioni non riguardano la procedura Vas, pertanto non sono state trasmesse”.
“Di fronte a tutto questo, non posso più riconoscermi nei metodi, nelle scelte e nelle dinamiche interne del gruppo di maggioranza”, ha chiosato Sterrantino. La consigliera, pur prendendo le distanze dal gruppo “Vivi Savoca”, ha assicurato che continuerà il suo mandato con autonomia, senso civico e lealtà verso i cittadini.
La dichiarazione apre ora un fronte di tensione che impegnerà l’amministrazione comunale a fornire risposte immediate, soprattutto in merito alla trasparenza dell’iter del PRG in relazione alla partecipazione attiva dei cittadini.


