Scaletta Zanclea – Oggi a Scaletta Zanclea una cerimonia nel ricordo delle vittime della strage di Nassiriya, in cui persero la vita dodici carabinieri, cinque soldati dell’Esercito Italiano, due civili italiani e nove civili iracheni.

Il 12 novembre del 2003, nella città a sud dell’Iraq, un camion-bomba esplose dentro il recinto della caserma Maestral. Lo scoppio del mezzo pesante fece crollare gran parte dell’edificio principale, molti mezzi militari presero fuoco ed esplose il deposito delle munizioni. Tra le vittime il maresciallo aiutante sostituto di pubblica sicurezza Alfio Ragazzi.

Stamattina alla manifestazione, presso la sezione dei Carabinieri in Congedo di Scaletta intitolata proprio al caduto “Alfio Ragazzi”, hanno preso parte il tenente colonnello del Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ris) della Città dello Stretto Paolo Fratinisi, il comandante dei carabinieri di Messina Sud, Ettore Pagnano, una delegazione della municipalità presieduta dal sindaco Gianfranco Moschella e una rappresentanza dei Carabinieri in Congedo rappresentata da Antonino Clementi.

Presente anche la dirigente scolastica dott.sa Carbone Maria Elena e una rappresentanza di studenti dell’istituto comprensivo di Alì Terme, sezione Scaletta Zanclea, che hanno intonato l’inno di Mameli e recitato alcune poesie sulla guerra a Nassirya e sulla pace.

Alla cerimonia hanno  partecipato pure  i sindaci Gugliotta, Micalizzi e Laudini rispettivamenti dei comuni di Pagliara, Alì Terme e Italia e  Floriana Famà (presidente del consiglio di Roccalumera) e i comandanti di stazioni appartenenti alla Compagnia di Messina Sud.

Poi la messa in suffragio officiata da padre Gianfranco Pistorino a cui erano presenti, i familiari del caduto Ragazzi, tra cui la vedova Tiziana Montalto e i figli. Nel ricordare quanto accaduto a Nassiriya, il sindaco Moschella, ha sottolineato

che queste celebrazioni devono essere un momento di riflessione per noi e per i nostri ragazzi. In particolare commemorare quel tragico evento non è solo dare memoria a quei caduti ma soprattutto si deve prendere spunto per educare i nostri figli al rispetto della persona in genere sotto tutti profili per educare alla pace per giungere alla pace.

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