Dopo l’incontro di ieri in Assessorato regionale delle Attività produttive sulla vicenda ex Blutec, in casa Ugl Metalmeccanici prosegue la linea del cauto ottimismo, come spiega il segretario regionale Angelo Mazzeo presente al tavolo di confronto insieme a due ex dipendenti di aziende operanti nell’indotto.
“Continuiamo ad apprezzare il dinamismo intrapreso dall’assessore Tamajo, che ha coinvolto anche la collega di Giunta regionale con delega al Lavoro Nuccia Albano, su questa assurda vertenza che speriamo adesso possa far segnare le sue battute finali. Nel proficuo confronto interlocutorio che ha registrato anche la partecipazione di un dirigente del Ministero delle imprese e del made in Italy, dei commissari straordinari di Blutec, di dirigenti della Regione siciliana, di rappresentanti dell’Inps e di alcuni sindaci dell’area interessata, abbiamo potuto ragionare su due linee parallele di intervento – evidenzia Mazzeo –. La prima, ovviamente, ha riguardato l’informativa sulla procedura di esame delle proposte pervenute a seguito del bando per la cessione del sito. Il dato concreto è che si stanno valutando i progetti presentati (due su tre ammessi alla verifica), ma a quanto pare uno di questi potrebbe non garantire il mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori diretti e dell’indotto. Speriamo che nel giro di qualche settimana dal Ministero si potranno avere maggiori dettagli sulla consistenza delle proposte ricevute e non possiamo che condividere la linea intrapresa dai valutatori sulla necessità di rilevare, prima di tutto, la sostenibilità economica di ognuna di queste offerte. Non vorremmo infatti ritrovarci, dopo qualche tempo dall’aggiudicazione, a rivivere una nuova odissea come è stato con Blutec. Pieno sostegno da parte nostra, invece, sulla seconda linea che stanno ben percorrendo gli assessori Tamajo e Albano per il riconoscimento della condizione di lavoro usurante per i circa 800 lavoratori coinvolti da parte dell’Amministrazione statale e dell’Inps. Ci auguriamo quindi che l’interlocuzione che sarà a breve avviata dalla Regione con il Governo nazionale e con l’Istituto previdenziale per l’individuazione di una soluzione che, con l’inserimento degli ex dipendenti Blutec in questa speciale categoria, potrà consentire l’accesso ad una pensione anticipata. Questo andrebbe a significare la fuoriuscita dal mercato del lavoro di numerose unità, andando ad assottigliare sensibilmente il numero di lavoratori da assorbire. Un dato che, di conseguenza, diverrebbe maggiormente appetibile e sostenibile per chi andrà ad aggiudicarsi il bando di gara. Noi, intanto, non smetteremo di batterci, oltre per i diretti, anche per gli operatori dell’indotto che, parimenti, loro malgrado sono vittime del fallimento dell’operazione Blutec. Confidiamo dunque di poter avere presto buone notizie, continuando a renderci disponibili al dialogo con il Governo regionale e i commissari per dare un lieto fine a questa estenuante ed incredibile storia di lavoro e dignità negati”.