GIARDINI NAXOS. Un incontro dedicato alla Riforma costituzionale del Premierato e dell’Autonomia differenziata. Con la presenza di ospiti illustri che hanno espresso le loro perplessità sul progetto avanzato dal Governo di Centro-destra che minerà già di per sé l’intera Carta Costituzionale. Si è svolto, nei giorni scorsi, nella sede del Partito Democratico di Giardini Naxos, l’atteso evento organizzato dai dem, al quale hanno partecipato in veste di relatori il professor Gaetano Silvestri, presidente emerito della Corte Costituzionale, già Rettore dell’Università di Messina, uno dei più autorevoli studiosi italiani di Diritto Costituzionale ed il professor Antonio Saitta, docente dell’Università di Messina. I costituzionalisti, con due interventi ampi ed articolati seguiti dai presenti con interesse e partecipazione, hanno evidenziato i limiti e le contraddizioni di quella che hanno definito una pessima idea di riforma della Costituzione. Hanno, infatti, rilevato come essa da una parte stravolga snodi centrali dell’equilibrio delle istituzioni repubblicane e dall’altra sovverta quell’elemento solidaristico della Carta che ha ispirato la nascita e lo sviluppo del nostro modello di stato sociale. Una Costituzione scritta a più mani da socialisti, comunisti, cattolici, azionisti e liberali che avevano partecipato attivamente alla Resistenza, durante la guerra civile, e che poi, alla fine di essa, avevano fatto parte dell’Assemblea Costituente. Quest’ultima aveva redatto una carta che i due relatori hanno definito perfetta. L’altro aspetto della paventata riforma è rappresentato dall’introduzione di un regionalismo a doppia velocità, che appare altrettanto negativo e pericoloso per l’Italia. “Essa rischia di scavare un solco non più colmabile tra il Nord ed il Sud del paese – hanno detto i due relatori, sostenuti anche dall’avvocato Giuseppe Valentino – che sarà abbandonato alle sue storiche difficoltà, rendendo irresolubile ed anzi aggravando la questione meridionale, mai risolta nemmeno nei quasi ottant’anni di storia repubblicana”. Per gli intervenuti a questo dibattito, infatti, “non sarà più possibile – ad esempio – garantire alle regioni più povere, appunto quelle del mezzogiorno, un livello adeguato di servizi per quanto riguarda la sanità, ma anche l’istruzione, i trasporti, la sicurezza, l’assistenza sociale, il lavoro e così via”. A tal proposito “a poco o a nulla varrà la prevista definizione dei livelli essenziali di prestazioni che dovrebbero delineare le soglie minime di rispetto dei diritti civili e sociali, quindi lo standard dei servizi da garantire in tutto il paese”. All’incontro ha partecipato anche il segretario regionale del Partito di Elly Schlein, Anthony Barbagallo, che non ha mancato di mettere in evidenza ulteriormente le perplessità avanzate da Silvestri e Saitta.
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