Aumentare la sicurezza, reale e percepita dai cittadini, questo il fine primario dell’attività svolta dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante che, la scorsa notte, nel corso di un servizio di controllo e vigilanza delle vie del centro storico, hanno denunciato un neo maggiorenne per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Grazie alla capillare presenza sul territorio, a cui si unisce una profonda conoscenza del tessuto sociale e criminale del luogo, i militari dell’Arma hanno scorto due ragazzi molto giovani che, a bordo di una Fiat 500, si aggiravano per le vie limitrofe al porto di Catania fermandosi di tanto in tanto presso capannelli di altri ragazzi ai quali, dai finestrini, “lanciavano” insulti per poi sfrecciare via con l’utilitaria.
Questo atteggiamento provocatorio e incivile non poteva passare inosservato agli occhi dell’equipaggio che, perciò, hanno deciso di fermare i due per un controllo. Quando il veicolo è arrivato in via Villascabrosa, i Carabinieri hanno intimato l’alt e proceduto all’identificazione dei due occupanti, oltre a controllare i documenti del veicolo. Durante queste operazioni, il passeggero, un 18enne catanese residente nel quartiere San Giorgio, ha iniziato a mostrarsi sempre più irrequieto e nervoso, facendo sospettare ai militari che stesse nascondendo qualcosa.
A quel punto, gli investigatori hanno deciso di perquisire sia i due giovani che l’auto. All’interno del vano portaoggetti del bracciolo hanno trovato un tirapugni in metallo lungo quasi 10 cm. Inoltre, nel bagagliaio, nascosto sotto alcune buste della spesa, è stato ritrovato un bastone di legno lungo 65 cm. Entrambi gli oggetti, il tirapugni e il bastone, sono stati immediatamente sequestrati.
A quel punto il 18enne ha riferito alla pattuglia che l’auto era di proprietà di sua nonna, ma la utilizzava solo lui, e ha anche ammesso di aver personalmente nascosto quegli oggetti pericolosi nel veicolo, all’insaputa dell’amico, il quale lo stava soltanto accompagnando a fare un giro e, per questo motivo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.